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L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
15
 7-13 Apr.

  2006
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Rubriche LAVORO E PREVIDENZA

Le indicazioni dell’Inps per la sospensione delle cartelle

L’Istituto ha chiesto ai concessionari per la riscossione dei contributi previdenziali che la sospensione venga automaticamente applicata fino al prossimo 31 luglio, in attesa di una soluzione definitiva per l’estinzione dei debiti contributivi del settore agricolo

Arrivano dall’Inps i primi chiarimenti in merito alla sospensione delle procedure di riscossione dei contributi agricoli unificati disposta – fino al 31-7-2006 – dalla legge n. 81 dell’11-3-2006. Con il messaggio n. 8710 del 20-3-2006, infatti, l’Ente previdenziale affronta il tema della sospensione dei contributi agricoli per definirne gli ambiti e per indicare alle proprie sedi periferiche le procedure da adottare anche nei confronti dei concessionari della riscossione.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire a cosa si riferisce il messaggio dell’Istituto.
Una storia travagliata
I lettori ricorderanno la rocambolesca vicenda della mini-riforma della previdenza agricola contenuta nel decreto legge n. 2/2006 (convertito poi nella citata legge n. 81/2006), il quale aveva previsto, tra l’altro, una forma di regolarizzazione dei debiti previdenziali e assistenziali pregressi.
Tale previsione era stata infine cancellata, a causa dei rilievi del presidente della Repubblica per mancanza di copertura finanziaria (vedi anche L’Informatore Agrario n. 11/2006).
In luogo della regolarizzazione sono state introdotte alcune misure a breve termine che si propongono di trovare una soluzione al grave problema del debito previdenziale delle aziende agricole che ammonterebbe a circa 5 miliardi di euro.
Una prima norma di carattere programmatico ha previsto l’istituzione di una commissione di tre esperti nominati con apposito decreto del presidente del Consiglio dei ministri con il compito di elaborare, entro il 31-7-2006, una proposta da sottoporre allo stesso presidente del Consiglio per l’estinzione dei debiti dei datori di lavoro agricolo e dei lavoratori autonomi agricoli verso l’Inps. Una seconda norma ha disposto fino alla data prevista per l’elaborazione della proposta di estinzione dei debiti contributivi pregressi – cioè fino al 31-7-2006 – la sospensione dei giudizi pendenti e delle procedure di riscossione e recupero relativi ai suddetti carichi contributivi risultanti alla data del 30-6-2005. Il messaggio Inps citato ha chiarito che la sospensione fino al 31 luglio riguarda:
- i versamenti su cartelle esattoriali di pagamento;
- le rate di dilazione;
- gli atti esecutivi e cautelari in corso di espletamento da parte dei concessionari (con conseguente divieto di iniziare nuove procedure);
- i giudizi pendenti relativi a opposizione a cartella esattoriale o alle misure esecutive e cautelari.
Sospensione automatica
L’Inps rende noto peraltro di avere già informato della sospensione l’Ascotributi, cioè l’organizzazione che rappresenta i concessionari per la riscossione di tributi e contributi, chiedendo che la sospensione venga automaticamente applicata fino al prossimo 31 luglio. Ciononostante l’Istituto previdenziale invita, nello stesso messaggio, i direttori delle sedi periferiche dell’Inps a informare con urgenza i rispettivi concessionari sulla sospensione in atto. Il messaggio precisa inoltre che gli eventuali versamenti spontaneamente effettuati dai debitori, pur in presenza della sospensione, non devono essere rimborsati e che il periodo di sospensione viene considerato come periodo «neutro», durante il quale non maturano somme aggiuntive di alcun tipo.
L’Inps sottolinea infine che la sospensione delle cartelle esattoriali e delle relative procedure esecutive è automatica e dunque non sarà inviato ai debitori alcun provvedimento di sospensione. La tregua disposta dalla legge di conversione del decreto legge n. 2/2006 è dunque pienamente operativa fino al 31 luglio, quando dovrebbe pervenire la proposta di soluzione dei problemi sopra ricordati, elaborata dall’apposita commissione tecnica che però, a oggi, non risulta neanche nominata. Lo spettro dei pignoramenti e delle esecuzioni forzate al momento è rinviato, ma il 31 luglio non è poi così lontano.
Nel frattempo sono attese anche le istruzioni e le indicazioni dell’Inps sulle numerose altre novità in materia previdenziale apportate dal decreto legge n. 2/2006, alcune delle quali sono già operative come, ad esempio, il blocco degli aumenti contributivi e la maggiorazione degli sgravi per le imprese agricole operanti in zone montane e svantaggiate, mentre altre lo diventeranno nei prossimi mesi, quelle ad esempio che si riferiscono all’invio telematico obbligatorio delle denunce aziendali e delle dichiarazioni trimestrali di manodopera.

Sommario rivista Tania Pagano


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