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2007 |
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- Bilancio fitosanitario 2006: preoccupa il legno nero
- Strategie di difesa senza punti critici
- Un nuovo modello previsionale per la peronospora
- L’esperienza decennale del Veneto sui fitoplasmi
Il legno nero si sta diffondendo pericolosamente in alcune aree a fronte
di un rallentamento della flavescenza dorata, che comunque continua
nella sua avanzata. È quello che emerge dal bilancio fitosanitario del
2006, annata tranquilla per la difesa della vite per quanto riguarda le
avversità più temute, anche se le malattie del legno continuano a
interessare diffusamente diverse aree e alcuni fitofagi si sono
evidenziati oltre la norma.
In seguito al processo di revisione degli agrofarmaci (direttiva
comunitaria 91/414), sono state revocate alcune decine di sostanze
attive tra quelle impiegabili in viticoltura. Nelle strategie di difesa,
comunque, non si segnalano criticità anche in relazione ai numerosi
prodotti disponibili sul mercato.
Circa la difesa dalla peronospora, è stato validato in diversi areali
italiani un nuovo modello previsionale. I modelli esistenti non si sono
finora dimostrati utili per essere impiegati nelle condizioni italiane,
mentre questo, elaborato grazie a una collaborazione fra l’Università
Cattolica di Piacenza e i Servizi fitosanitari, risponde a questa
esigenza e quindi apre nuove prospettive.
L’esperienza decennale del Veneto sui giallumi, e in particolare sulla
flavescenza dorata, è interessante per le situazioni in cui il
fitoplasma sta ancora espandendosi o è potenzialmente pericoloso. La
difesa e la prevenzione contro la flavescenza dorata messe in atto sin
dalle prime segnalazioni in Veneto sono state efficaci nel contenere la
malattia, che oggi è presente solo in forma endemica e causa problemi
solo in aree localizzate.
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