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L'Informatore Agrario
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13
 30 Mar. - 5 Apr.

  2007
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Attualità POLITICA

C’è l’accordo per il latte lombardo

Il prezzo base fissato a 0,33156 euro al litro
Grazie anche alla mediazione del ministro De Castro, produttori e industriali sono riusciti a trovare un’intesa che mancava ormai da quattro anni


Alla presenza del ministro delle politiche agricole Paolo De Castro e della vicepresidente della Regione Lombardia, nonché assessore all’agricoltura, Viviana Beccalossi, è stato firmato martedì 27 marzo a Roma, tra le organizzazioni agricole regionali – Coldiretti, Cia, Federlombarda – e Assolatte, il nuovo accordo per il prezzo del latte alla stalla in Lombardia.
L’accordo regionale prevede un prezzo di base di riferimento pari a 0,33156 euro al litro (circa 642 vecchie lire) valido dal 1° aprile 2007 al 31 marzo del 2008, con una nuova tabella qualità che mediamente equivarrà a riconoscere altre 17 lire sul prezzo di base di riferimento in relazione alle proprietà del prodotto in termini di grasso, proteine, carica batterica e cellule somatiche.
«Da parte nostra – hanno commentato Nino Andena, presidente Coldiretti Lombardia, Mario Lanzi della Cia e Francesco Bettoni, presidente di Federlombarda, firmatari dell’accordo che mancava dal 2002 – rimarchiamo il fatto che, dopo quattro anni senza un prezzo di riferimento, finalmente con questo accordo i produttori hanno la possibilità di avere una certezza in più nella remunerazione del loro latte».
«Ringraziamo – hanno proseguito Andena, Lanzi e Bettoni – il ministro De Castro e l’assessore Beccalossi per la loro mediazione per una trattativa che ci ha visti, come organizzazioni agricole regionali, condividere l’obiettivo di difendere i legittimi interessi dei produttori di latte che si confrontano ogni giorno con un mercato difficile e sempre più globalizzato. Ora, dopo questo accordo – hanno concluso i tre esponenti delle organizzazioni professionali – c’è la necessità di mantenere e rafforzare la rappresentanza del prodotto puntando sui nuovi strumenti economici e di aggregazione per supportare la competitività della filiera lattiero-casearia che ha negli oltre 7.000 produttori di latte della Lombardia il punto di forza».
Il presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi, ha definito il nuovo accordo «molto oneroso per l’industria lattiero-casearia nazionale» e lo ha accettato «con grande senso di responsabilità solo per l’intervento del ministro De Castro e della vicepresidente Beccalossi, che si sono impegnati in un progetto di ristrutturazione della filiera. L’aumento – sottolinea il comunicato dell’industria di trasformazione – arriva in un momento critico per il comparto: nelle prossime settimane saremo chiamati con le altre associazioni alimentari al Tavolo per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro. Le organizzazioni sindacali hanno presentato richieste molto pesanti sia sotto il profilo economico che normativo».
Il ministro De Castro commentando l’accordo raggiunto ha dichiarato: «Si può dire che con questa intesa riparte l’interprofessione visto che questo negoziato, pur riguardando il latte della Lombardia, costituisce un importante riferimento nazionale».
«Esprimo grande soddisfazione – ha commentato infine Viviana Beccalossi – per il raggiungimento di un obiettivo che riporta fiducia a un settore, quello lattiero-caseario, che è a pieno titolo uno dei motori trainanti dell’agricoltura e più in generale dell’economia lombarda. Ho accettato di buon grado l’invito di prendere parte alla trattativa – ha commentato – proprio in virtù del fatto che la nostra regione è leader incontrastata del settore con una produzione che va oltre il 40% del totale nazionale. Un ringraziamento va al ministro De Castro che ha dimostrato attenzione verso una regione che ha sempre fatto della collaborazione istituzionale uno dei suoi punti di forza».

 

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Ca.M.


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