POLITICA |
|
Via alle domande per gli stagionali |
Sono 80.000 gli extracomunitari che quest’anno potranno entrare nel
nostro Paese per svolgere lavori stagionali. Il contingente autorizzato
dovrebbe soddisfare le richieste
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12-3-2007 è stato pubblicato il decreto
del presidente del Consiglio dei ministri del 9-1-2007 che autorizza
l’ingresso nel nostro Paese di 80.000 lavoratori extracomunitari stagionali
per l’anno 2007. Il provvedimento, come detto, riguarda soltanto i
lavoratori stagionali e dunque interessa principalmente i settori agricolo e
turistico-alberghiero.
L’ingresso, come di consueto, è consentito:
- a cittadini provenienti dai seguenti Paesi extracomunitari: Serbia,
Montenegro, Bosnia-Herzegovina, ex Repubblica Yugoslava di Macedonia,
Croazia, India, Pakistan, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia, Albania, Marocco,
Moldavia ed Egitto;
- a cittadini provenienti da qualsiasi Paese purché già titolari di permesso
di soggiorno per lavoro stagionale negli anni 2004, 2005 o 2006.
Le 80.000 quote sono state ripartite tra le varie Regioni italiane con la
circolare n. 6 dell’8-3-2007 del Ministero della solidarietà sociale, sulla
base del fabbisogno di manodopera segnalato dalle Regioni, dalle
associazioni di categoria del settore agricolo e turistico-alberghiero,
nonché delle richieste di lavoratori stagionali pervenute nel 2006.
Tali quote dovranno poi essere ulteriormente ripartite dalle direzioni
regionali del lavoro tra le diverse province.
In virtù della pubblicazione del dpcm citato, le domande di autorizzazione
al lavoro stagionale potevano essere presentate già a partire dalle 8,30 del
12 marzo scorso, ma si potrà continuare a presentarle per tutto il resto
dell’anno.
Il momento della presentazione è però un fattore particolarmente rilevante,
dato che, come di consueto, le richieste verranno prese in considerazione
secondo l’ordine di trasmissione, nei limiti di capienza delle quote
assegnate su base provinciale.
A tal proposito vale la pena di sottolineare come quest’anno, secondo le
previsioni dei ministeri e delle associazioni di categoria, non dovrebbero
verificarsi i problemi registrati negli anni precedenti di incapienza delle
quote. Infatti, stando ai dati del 2006, il flusso di lavoratori immigrati
stagionali che regolarmente fanno ingresso in Italia si è ormai stabilizzato
in cifre vicine o inferiori alle 80.000 unità annue.
Presentazione delle richieste
Le domande vengono presentate dal datore di lavoro allo Sportello unico per
l’immigrazione (Sui) presso la Prefettura e devono indicare i dati
anagrafici completi del lavoratore da assumere, le principali condizioni
contrattuali offerte (contratto di lavoro a tempo determinato stagionale per
un minimo di 20 giorni e un massimo di 9 mesi, contratto collettivo
applicato, inquadramento e retribuzione, orario di lavoro), la località in
cui si svolgerà la prestazione, la sistemazione alloggiativa dell’immigrato,
la capacità reddituale del datore di lavoro.
Per quanto riguarda le modalità di presentazione delle richieste è stata
confermata anche quest’anno la possibilità, per le associazioni di
categoria, di trasmetterle per via telematica con le modalità già in uso nel
2006.
In sostanza, i singoli datori di lavoro possono rivolgersi alle principali
organizzazioni agricole che provvederanno, tramite collegamento telematico
con il portale del Ministero dell’interno, a compilare e trasmettere le
richieste di nulla osta al lavoro di cittadini extracomunitari.
I vantaggi del sistema
Tale sistema ha avuto risultati estremamente positivi lo scorso anno sia in
termini di snellimento dell’attività istruttoria delle amministrazioni
competenti, sia relativamente alla completezza e correttezza delle pratiche
che, essendo curate da operatori esperti e debitamente formati, hanno quasi
sempre portato all’accoglimento delle istanze.
Ciò ha consentito alle aziende, nelle gran parte delle province italiane, di
ottenere tempestivamente le autorizzazioni e quindi di procedere alle
assunzioni in tempo utile per le maggiori operazioni di lavorazione e di
raccolta del periodo primaverile ed estivo.
I vantaggi di tale sistema sono stati particolarmente apprezzati sia dalle
imprese sia dall’Amministrazione soprattutto in considerazione del fatto
che, al contrario di quanto avvenuto appunto per gli invii telematici,
almeno la metà delle domande di nulla osta presentate con i kit cartacei
tramite le Poste italiane giacciono ancora, a più di un anno dalla loro
presentazione, presso gli Sportelli unici per l’immigrazione delle
prefetture, soprattutto di quelle delle grandi metropoli e del Meridione
d’Italia.
In alternativa, i singoli datori di lavoro possono presentare le istanze di
autorizzazione al lavoro, (sempre a partire dal 12-3-2007 e per tutto il
resto dell’anno), tramite modelli cartacei (mod. 07-STAG) scaricabili,
insieme alle relative istruzioni, dai siti Internet dei Ministeri
dell’interno (www.interno.it) e della solidarietà sociale
(www.solidarietasociale.gov.it), da inviare per posta con raccomandata
semplice al Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del
Ministero dell’interno.
Nella busta, sulla quale dovrà essere incollato l’apposito modello di
frontespizio scaricabile dai siti internet ministeriali, oltre al modulo di
domanda, dovranno essere inserite le fotocopie dei documenti di
riconoscimento del datore di lavoro e del lavoratore.
Per quanto riguarda infine l’emanazione del decreto flussi ordinario
(quello, cioè, relativo ai lavoratori non stagionali), bisognerà attendere
che vengano smaltite le numerose pratiche relative al 2006 giacenti presso
le prefetture.
Pertanto il decreto del presidente del Consiglio dei ministri ordinario che
riguarderà, oltre ai lavoratori autonomi e subordinati anche colf e badanti,
potrebbe vedere la luce non prima di un paio di mesi.
|