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Come gestire gli aiuti accoppiati nel settore del
tabacco |
Come gestire gli aiuti accoppiati nel settore del tabacco
Di grande importanza è il riconoscimento per le organizzazioni di
produttori, le imprese di prima trasformazione e i centri di acquisto senza
il quale non si possono perfezionare i contratti
Agea ha pubblicato la circolare n. 187 del 21-2-2006, relativa alla
gestione del regime degli aiuti accoppiati nel settore del tabacco. Si è
così chiuso un altro capitolo che sta portando progressivamente alla piena
applicazione della riforma della pac varata nel 2004.
Ai fini pratici, la partita sui pagamenti legati alla produzione è di
particolare importanza per l’equilibrio del settore, giacché il 60% degli
aiuti storici percepiti dai tabacchicoltori è erogato attraverso questo
meccanismo e solo il 40% transita attraverso il regime del pagamento unico
aziendale (disaccoppiamento).
Ora si attende, entro la metà di marzo, la decisione del Mipaf sul livello
indicativo dell’aiuto che potrà essere plausibilmente destinato ai
produttori di tabacco e poi le informazioni saranno praticamente complete e
si potrà passare alla fase operativa della raccolta dei contratti (prima
quelli preliminari e poi quelli definitivi).
Il provvedimento applicativo Agea affronta i seguenti argomenti:
- procedure e vincoli per il riconoscimento degli operatori;
- gestione della contrattazione preliminare e di quella definitiva;
- costituzione del fascicolo aziendale per il tabacchicoltore;
- pagamento dell’aliquota di anticipo e di saldo dell’aiuto accoppiato.
Il riconoscimento è un passaggio obbligato per tre tipologie di operatori:
le organizzazioni di produttori, le imprese di prima trasformazione e i
centri di acquisto. Senza il formale riconoscimento non è possibile
perfezionare i contratti di coltivazione.
Il fascicolo aziendale
Di fondamentale importanza affinché un produttore agricolo possa
sottoscrivere contratti preliminari e definitivi di coltivazione del tabacco
sono l’aggiornamento e la validazione del fascicolo del produttore, con il
quale tutte le particelle agricole che saranno oggetto di contrattazione
verranno registrate e verificate.
Gli agricoltori devono provvedere a espletare questo adempimento entro il
25-3-2006, rivolgendosi al Caa di riferimento, cui è stato conferito il
mandato od operando direttamente con l’organismo pagatore.
Il contratto preliminare di coltivazione è lo strumento che è stato introdotto
a livello nazionale per effettuare un monitoraggio della produzione e per
assicurare il completo utilizzo del plafond finanziario disponibile per
l’Italia sotto forma di aiuti legati alla produzione (200 milioni di euro
all’anno per le prossime 4 campagne).
I precontratti sono redatti dall’associazione dei produttori o dal singolo
tabacchicoltore. Nel primo caso, la trasmissione degli stessi ad Agea deve
essere effettuata entro il 15-4-2006. Quando è il produttore che cura la
fase di contrattazione preliminare, allora la trasmissione ad Agea deve
essere fatta entro il 10 aprile.
Le verifiche di Agea
Una volta raccolti i dati, Agea procede alla verifica del rispetto del
massimale finanziario nazionale e, in caso di superamento, riduce il livello
dell’aiuto accoppiato. In base a quanto disposto nel decreto ministeriale
del 30 gennaio, questa operazione deve essere fatta tenendo conto della
produzione storica di ogni singolo produttore, confrontata con quella
oggetto di contratto preliminare.
In pratica, è stato concepito un meccanismo che tende a scaricare l’onere di
eventuali eccessi produttivi sui produttori che hanno deciso di incrementare
l’attività oltre la soglia storicamente raggiunta.
In definitiva, la gestione del premio accoppiato si basa sui seguenti
elementi:
- il massimo valore dell’aiuto per ogni varietà è pari all’ammontare fissato
nel 2005;
- ogni anno, lo Stato membro determina un importo indicativo dell’aiuto,
sulla base del quale i produttori potenziali eseguono le loro scelte;
- nel caso le richieste di aiuto legate alla produzione eccedano il valore
complessivo del plafond nazionale, il premio definitivo sarà inferiore a
quello indicativo, ma solo per i produttori che hanno incrementato i volumi
prodotti rispetto al dato storico;
- nel caso, applicando il livello indicativo del premio accoppiato al
montante delle domande presentate, risulti una sotto utilizzazione del
plafond, allora si può fissare un livello finale del premio più elevato
rispetto a quello indicativo, ma sempre al di sotto del valore corrisposto
per l’anno 2005.
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