Una tecnica da adattare alle diverse esigenze anche in funzione della
qualità
L’utilizzo dell’inerbimento, in particolare negli areali freschi e umidi
settentrionali, ha risposto egregiamente all’esigenza di effettuare
tempestivamente i trattamenti fitosanitari dopo eventi piovosi, tanto che,
in questi ambienti, è diventata la tecnica ordinaria di gestione del suolo.
Oltre a dare maggiore presa e ridurre lo slittamento delle ruote,
permettendo di mantenere direzione e velocità di avanzamento anche in
condizioni di suolo bagnato, la presenza di un cotico erboso offre maggior
portanza, evita un eccessivo compattamento del terreno e riduce i rischi di
asfissia radicale. La copertura del terreno vitato con essenze erbacee,
inoltre, contrasta l’erosione superficiale, riduce le perdite di elementi
per percolazione, mantiene la disponibilità di ferro e fosforo limitandone
la retrogradazione, riduce l’incidenza degli attacchi di Botritys cinerea,
semplifica l’esecuzione delle operazioni colturali e consente una riduzione
dei costi di gestione
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