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2006 |
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- La nuova pac aiuta il girasole
- Scelta delle varietà per il 2006
- Progetti per gli usi energetici
- Controllo della flora infestante con il diserbo preventivo
Nel 1996 il girasole contava, secondo i dati Istat, sempre piuttosto
lontani da quelli Agea, 250.000 ha investiti; nel 2004 tale superficie era
scesa a circa 120.000, ma lo scorso anno la coltura ha recuperato circa
15.000 ha attestandosi a 135.000 ha coltivati.
Le nuove varietà di girasole sono sempre più produttive in termini di resa,
inoltre quelle alto oleico evidenziano buoni contenuti in olio che può avere
diversa destinazione d’uso. Gli ultimi progetti per gli usi energetici,
infatti, sembrano confermare l’interesse crescente attorno a questa coltura
come fonte di materia prima per l’industria del biodiesel, ma anche
utilizzando l’olio tal quale come combustibile.
Tutte queste prospettive, però, vengono vanificate se non si tiene conto
dell’importanza delle tecniche di coltivazione e della corretta gestione
della flora infestante, che devono mirare alla massimizzazione delle rese
produttive. Il girasole, soprattutto, deve perdere il connotato di coltura
residuale da utilizzarsi solo in assenza di alternative valide.
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