UNIONE EUROPEA |
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L’agricoltura bio perde un round nella battaglia
contro gli ogm |
Dagli europarlamentari primo sì a una soglia di tolleranza
La maggioranza del Parlamento europeo, così come quella dei Paesi Ue,
sembra orientata ad accettare la proposta della Commissione su un limite
dello 0,9% di contaminazione accidentale
L’incontro è ancora lungo ma non si può negare che l’agricoltura biologica
abbia dovuto incassare un colpo che forse non si aspettava. La Commissione
agricoltura del Parlamento europeo ha infatti dato parere favorevole, sia
pure con diversi emendamenti, alla proposta di regolamento comunitario sulle
produzioni bio messo a punto dall’Esecutivo europeo.
Il punto dolente è soprattutto uno: il nuovo regolamento prevede infatti un
limite massimo accettabile di contaminazione accidentale da ogm dello 0,9%,
cosa che vede il settore del biologico italiano assolutamente contrario.
Il documento, messo a punto dall’eurodeputata Marie-Hélène Aubert, è stato
approvato il 27 febbraio con 34 voti a favore, 2 contrari e 1 astensione.
I parlamentari partono dal principio che l’obiettivo della nuova normativa
comunitaria per il settore deve essere quello di preservare la fiducia dei
consumatori: per questo motivo servono regole più strette per
l’utilizzazione di fitofarmaci e prodotti veterinari, più garanzie contro le
contaminazioni da ogm, etichettatura più chiara.
Detto questo, l’enunciazione successiva è che «le derrate alimentari non
possono essere commercializzate come prodotti biologici se contengono ogm,
salvo il caso in cui siano state contaminate in modo accidentale, nel limite
dello 0,9% previsto già per gli alimenti tradizionali».
La valutazione definitiva dell’Europarlamento avverrà fra qualche settimana,
e non si possono escludere cambiamenti di rotta, ma la sensazione è che la
posizione italiana, che chiede la tolleranza zero per la presenza di ogm nei
prodotti biologici, sia minoritaria in Europa e quindi destinata a essere
sconfitta.
L’Italia mantiene il suo no
Commentando la decisione della Commissione dell’Europarlamento, il ministro
Paolo De Castro ha ribadito «l’assoluta contrarietà del Governo
sull’introduzione di una soglia di tolleranza». «Tollerare una quota dello
0,9% di contaminazione da ogm nel biologico, cioè la stessa indicata per
l’agricoltura tradizionale – osserva il ministro – non è pensabile. Per il
settore una simile scelta porterebbe danni allo sviluppo dell’intera filiera
produttiva, compromettendone immagine e gradimento presso i consumatori».
A quest’ultimo proposito la Coldiretti rincara la dose sostenendo che il
crollo dei consumi di prodotti bio in Italia potrebbe arrivare al 60%.
Le proverbiali capacità negoziali del ministro De Castro, che ha già
dimostrato di essere molto abile nello stringere alleanze con altri Paesi,
questa volta potrebbero non bastare.
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