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Fieragricola vince la sua scommessa |
La manifestazione veronese ha ritrovato lo smalto di un tempo, facendo
registrare un grande successo di pubblico e il gradimento delle aziende
espositrici: un segnale di ottimismo per tutto il settore di cui c’era
bisogno. In primo piano il dibattito sulla possibilità di utilizzare materie
prime agricole per produrre energia
Tanta gente. Fin dal primo giorno di apertura di Fieragricola, a Verona, il
colpo d’occhio non lasciava dubbi: code alle biglietterie, viali affollati,
padiglioni in cui spesso era difficile muoversi, insomma una Fieragricola
tornata ai fasti di diversi anni fa, con tutto lo spazio espositivo occupato
e tanti visitatori. I dati ufficiali comunicati da Veronafiere parlano di
140.000 ingressi, cioè lo stesso numero della scorsa edizione, nel 2004, ma
con un giorno di manifestazione in meno, e 1.150 espositori, con un aumento
del 10%. Buona anche la presenza di operatori dai Paesi dell’Est Europa, un
mercato potenzialmente molto promettente per le produzioni italiane.
Bilancio positivo, quindi, ma più dei numeri è la soddisfazione degli
espositori, primi clienti della fiera, che decreta il successo di una
manifestazione e anche da questo versante bisogna dire che l’obiettivo è
stato raggiunto. Le dichiarazioni dei rappresentanti dei grandi gruppi
presenti a Verona, così come quelle delle aziende più piccole, sono
accomunate dalla valutazione positiva di Fieragricola: promossa la scelta
della biennalità e anche quella di anticipare di un mese la data di
svolgimento. Soprattutto c’è il compiacimento per i contatti e in qualche
caso anche per le vendite realizzate nei quattro giorni di manifestazione.
Secondo la maggior parte degli espositori il prossimo passo che Fieragricola
deve compiere, dopo aver riconquistato il pubblico italiano, è quello di
riaffermare il suo ruolo in campo internazionale.
Giustificata quindi la soddisfazione del presidente di Veronafiere Luigi
Castelletti e del direttore Giovanni Mantovani, che hanno parlato di
«risultato complessivo che è andato oltre le aspettative, premiando una
formula rinnovata e di facile lettura».
Le notizie che arrivano da Fieragricola, quindi, sono buone non solo per la
manifestazione in sé, tornata a essere un importante punto di riferimento,
ma anche per l’agricoltura italiana: la presenza numerosa e interessata
degli agricoltori e degli operatori dei diversi comparti dimostra che il
settore primario crede ancora nel futuro ed è disposto a investire per
migliorare. Un segnale importante per ridare fiducia a un ambiente alle
prese con problemi interni e internazionali di non facile soluzione.
Energie rinnovabili protagoniste
Restando nell’ambito più strettamente fieristico c’è da sottolineare innanzi
tutto la buona disposizione dei settori espositivi nei diversi padiglioni,
con una chiara divisione tra il settore della meccanica, quello zootecnico e
quelli riservati ai mezzi tecnici e alle bioenergie: una fiera «ordinata»,
insomma, che ha facilitato il visitatore nel trovare ciò che gli
interessava.
Per quanto riguarda le macchine, come si sapeva, Fieragricola 2006 ha visto
il ritorno di molti importanti marchi e il risultato si è visto: grande
ricchezza espositiva e grande interesse tra il pubblico, confermato dalle
dichiarazioni degli addetti ai lavori, nella gran parte soddisfatti di avere
dato fiducia a Fieragricola.
Oltre alla meccanica, da sempre il comparto trainante della fiera insieme
alla zootecnia (vedi riquadro), le vere e nuove protagoniste di quest’anno
sono state le bioenergie: il salone a loro dedicato, Bioenergy World, ha
fatto registrare un’affluenza record, così come i convegni dedicati a
biogas, biomasse e biocarburanti, segno di un interesse crescente da parte
del mondo agricolo, che spera di trovare in questo campo delle alternative
colturali praticabili con le quali sostituire, o quantomeno affiancare,
colture tradizionali in grande difficoltà.
L’importanza di questo settore è stata sottolineata anche dal ministro
Gianni Alemanno, assente all’inaugurazione ma arrivato a Verona nella
giornata di sabato, il quale ha spiegato i provvedimenti contenuti nel
decreto legge del Governo che rendono obbligatorio l’uso di biocarburanti
miscelati con i combustibili di origine fossile a partire dal 1° luglio
prossimo.
Per concludere l’analisi dell’edizione 2006 di Fieragricola va sottolineato
anche il buon risultato del salone Agriservice, che con Agripiazza ha dato
una grande visibilità ai produttori di mezzi tecnici e ai fornitori di
servizi ed è stato in particolare un utile luogo di discussione tra gli
operatori e di conoscenza per gli agricoltori.
Il futuro dell’Authority agroalimentare
Uno degli argomenti principali affrontato dal ministro Alemanno nel corso
della sua visita a Verona è stato quello dell’Authority nazionale per la
sicurezza agroalimentare. Da anni si discute della necessità di creare
questa struttura per gestire al meglio questo fondamentale aspetto e da
subito Verona si è candidata per ospitarne la sede.
La candidatura della città veneta è stata sostenuta in modo compatto non
solo dagli enti locali, Camera di commercio e Fiera in testa, ma anche dalla
Regione. Ciò ha portata il ministro Alemanno ad affermare che quella di
Verona è l’unica candidatura seria e quindi da appoggiare senza riserve.
Peccato che al momento l’Authority non esista e che per istituirla serva una
legge apposita di cui, ovviamente, dovrà farsi carico il prossimo Governo.
I tempi, quindi, sono ancora lunghi e il quadro è tutto da chiarire.
Durante la conferenza stampa in Fiera il ministro Alemanno ha anche
annunciato la scelta di Verona come sede della conferenza mondiale dell’Oiv,
l’Organizzazione mondiale della vite e del vino, in programma nel 2008. Un
altro evento che contribuirà a rafforzare il ruolo centrale di Verona in
campo vitivinicolo.
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