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L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
 
8
 17-23 Feb.

  2006
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Attualità PRIMA PAGINA

Fieragricola vince la sua scommessa

La manifestazione veronese ha ritrovato lo smalto di un tempo, facendo registrare un grande successo di pubblico e il gradimento delle aziende espositrici: un segnale di ottimismo per tutto il settore di cui c’era bisogno. In primo piano il dibattito sulla possibilità di utilizzare materie prime agricole per produrre energia

Tanta gente. Fin dal primo giorno di apertura di Fieragricola, a Verona, il colpo d’occhio non lasciava dubbi: code alle biglietterie, viali affollati, padiglioni in cui spesso era difficile muoversi, insomma una Fieragricola tornata ai fasti di diversi anni fa, con tutto lo spazio espositivo occupato e tanti visitatori. I dati ufficiali comunicati da Veronafiere parlano di 140.000 ingressi, cioè lo stesso numero della scorsa edizione, nel 2004, ma con un giorno di manifestazione in meno, e 1.150 espositori, con un aumento del 10%. Buona anche la presenza di operatori dai Paesi dell’Est Europa, un mercato potenzialmente molto promettente per le produzioni italiane.
Bilancio positivo, quindi, ma più dei numeri è la soddisfazione degli espositori, primi clienti della fiera, che decreta il successo di una manifestazione e anche da questo versante bisogna dire che l’obiettivo è stato raggiunto. Le dichiarazioni dei rappresentanti dei grandi gruppi presenti a Verona, così come quelle delle aziende più piccole, sono accomunate dalla valutazione positiva di Fieragricola: promossa la scelta della biennalità e anche quella di anticipare di un mese la data di svolgimento. Soprattutto c’è il compiacimento per i contatti e in qualche caso anche per le vendite realizzate nei quattro giorni di manifestazione.
Secondo la maggior parte degli espositori il prossimo passo che Fieragricola deve compiere, dopo aver riconquistato il pubblico italiano, è quello di riaffermare il suo ruolo in campo internazionale.
Giustificata quindi la soddisfazione del presidente di Veronafiere Luigi Castelletti e del direttore Giovanni Mantovani, che hanno parlato di «risultato complessivo che è andato oltre le aspettative, premiando una formula rinnovata e di facile lettura».
Le notizie che arrivano da Fieragricola, quindi, sono buone non solo per la manifestazione in sé, tornata a essere un importante punto di riferimento, ma anche per l’agricoltura italiana: la presenza numerosa e interessata degli agricoltori e degli operatori dei diversi comparti dimostra che il settore primario crede ancora nel futuro ed è disposto a investire per migliorare. Un segnale importante per ridare fiducia a un ambiente alle prese con problemi interni e internazionali di non facile soluzione.

Energie rinnovabili protagoniste
Restando nell’ambito più strettamente fieristico c’è da sottolineare innanzi tutto la buona disposizione dei settori espositivi nei diversi padiglioni, con una chiara divisione tra il settore della meccanica, quello zootecnico e quelli riservati ai mezzi tecnici e alle bioenergie: una fiera «ordinata», insomma, che ha facilitato il visitatore nel trovare ciò che gli interessava.
Per quanto riguarda le macchine, come si sapeva, Fieragricola 2006 ha visto il ritorno di molti importanti marchi e il risultato si è visto: grande ricchezza espositiva e grande interesse tra il pubblico, confermato dalle dichiarazioni degli addetti ai lavori, nella gran parte soddisfatti di avere dato fiducia a Fieragricola.
Oltre alla meccanica, da sempre il comparto trainante della fiera insieme alla zootecnia (vedi riquadro), le vere e nuove protagoniste di quest’anno sono state le bioenergie: il salone a loro dedicato, Bioenergy World, ha fatto registrare un’affluenza record, così come i convegni dedicati a biogas, biomasse e biocarburanti, segno di un interesse crescente da parte del mondo agricolo, che spera di trovare in questo campo delle alternative colturali praticabili con le quali sostituire, o quantomeno affiancare, colture tradizionali in grande difficoltà.
L’importanza di questo settore è stata sottolineata anche dal ministro Gianni Alemanno, assente all’inaugurazione ma arrivato a Verona nella giornata di sabato, il quale ha spiegato i provvedimenti contenuti nel decreto legge del Governo che rendono obbligatorio l’uso di biocarburanti miscelati con i combustibili di origine fossile a partire dal 1° luglio prossimo.
Per concludere l’analisi dell’edizione 2006 di Fieragricola va sottolineato anche il buon risultato del salone Agriservice, che con Agripiazza ha dato una grande visibilità ai produttori di mezzi tecnici e ai fornitori di servizi ed è stato in particolare un utile luogo di discussione tra gli operatori e di conoscenza per gli agricoltori.

Il futuro dell’Authority agroalimentare
Uno degli argomenti principali affrontato dal ministro Alemanno nel corso della sua visita a Verona è stato quello dell’Authority nazionale per la sicurezza agroalimentare. Da anni si discute della necessità di creare questa struttura per gestire al meglio questo fondamentale aspetto e da subito Verona si è candidata per ospitarne la sede.
La candidatura della città veneta è stata sostenuta in modo compatto non solo dagli enti locali, Camera di commercio e Fiera in testa, ma anche dalla Regione. Ciò ha portata il ministro Alemanno ad affermare che quella di Verona è l’unica candidatura seria e quindi da appoggiare senza riserve. Peccato che al momento l’Authority non esista e che per istituirla serva una legge apposita di cui, ovviamente, dovrà farsi carico il prossimo Governo.
I tempi, quindi, sono ancora lunghi e il quadro è tutto da chiarire.
Durante la conferenza stampa in Fiera il ministro Alemanno ha anche annunciato la scelta di Verona come sede della conferenza mondiale dell’Oiv, l’Organizzazione mondiale della vite e del vino, in programma nel 2008. Un altro evento che contribuirà a rafforzare il ruolo centrale di Verona in campo vitivinicolo.

Sommario rivista Alberto Andrioli


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