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L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
 
6
 3 - 9 Feb.

  2006
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Attualità POLITICA

Si completa il quadro degli aiuti ai produttori di tabacco

A partire dal 2006 e fino al 2009 la liquidazione dei premi accoppiati ruota attorno al dispositivo della contrattazione preliminare e della verifica a fine campagna dell’eventuale superamento del massimale finanziario disponibile per stabilire l’aiuto definitivo al produttore

Le Regioni e il Mipaf hanno sancito l’accordo politico per la determinazione delle modalità di gestione a livello nazionale degli aiuti accoppiati a favore dei produttori di tabacco e tra qualche giorno il relativo decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Con questo provvedimento si completa il set delle disposizioni di attuazione della riforma dell’organizzazione comune di mercato per il tabacco varata dal Consiglio dei ministri agricoli nell’aprile 2004.
Dal 2006 al 2009 convivono due regimi di sostegno: il regime disaccoppiato, con i pagamenti diretti per il tabacco che confluiscono nei titoli pac, la cui erogazione è indipendente dalle scelte produttive seguite dall’agricoltore beneficiario; il regime accoppiato che prevede l’effettiva erogazione dei contributi in presenza di una produzione e di un contratto di coltivazione tra agricoltore e acquirente industriale.
Al disaccoppiamento vanno il 40% dei premi storici, al lordo delle trattenute per la riserva, la modulazione e il rispetto del massimale finanziario nazionale. Il rimanente 60%, al lordo delle trattenute per la modulazione, rimane legato alla produzione.
Dal 2010 in avanti si entra nella fase di pieno regime: scompaiono gli aiuti legati al prodotto e rimane solo il disaccoppiamento, la cui aliquota sale al 50% rispetto ai premi storici. Il rimanente 50% confluisce nel secondo pilastro della pac (sviluppo rurale), per finanziare la riconversione produttiva dei tabacchicoltori che abbandoneranno l’attività.
A partire dall’estate 2006, l’Italia aveva predisposto diversi interventi, sia di natura legislativa (le decisioni politiche sulle modalità di attuazione della riforma), sia amministrativa (le procedure per la prima applicazione della riforma).
All’appello mancava un ultimo tassello: i criteri per la gestione del regime degli aiuti accoppiati. Ora che sono stati varati si può dare luogo alle operazioni di contrattazione e di coltivazione per l’anno 2006.
I soggetti economici interessati al regime di aiuti sono tre: i produttori di tabacco aventi diritto ad accedere ai premi accoppiati; le associazioni di produttori che gestiscono la fase contrattuale (per i soli produttori associati) e possono effettuare la cernita o l’allestimento della produzione; le imprese di prima trasformazione che acquistano la materia prima e procedono alla successiva lavorazione.
Le associazioni dei produttori e le imprese trasformatrici possono operare nella misura in cui siano state preventivamente riconosciute dal competente organismo dello Stato membro e rispondano ai requisiti stabiliti nella vigente normativa.
La contrattazione preventiva
Tutto il sistema che porta all’utilizzo dei circa 200 milioni di euro per gli aiuti accoppiati (al lordo degli aiuti destinati ai produttori storici pugliesi) e alla liquidazione dei premi per i produttori di tabacco in attività, ruota attorno al dispositivo della contrattazione preliminare, con il quale il produttore si impegna a eseguire la coltivazione salvo le verifiche e la successiva autorizzazione di Agea, a trasformare l’impegno preliminare in contratto di coltivazione definitivo.
La contrattazione preventiva si pone due importanti obiettivi: consentire il pieno sfruttamento del massimale di risorse finanziarie disponibile a favore del nostro Paese per il regime di aiuti legati alla produzione; tutelare la figura dei produttori storici, attraverso delle forme di garanzia a loro favore e scaricando i rischi di superamento del massimale a carico di coloro che incrementano i volumi produttivi rispetto al passato.
Il meccanismo si basa sulla fissazione di due variabili di riferimento: l’importo indicativo dell’aiuto e quello definitivo.
Il primo è fissato all’epoca della contrattazione preliminare, il suo livello è differenziato in funzione della varietà di tabacco (l’importo è diverso a seconda della categoria) e delle specificità produttive locali (a parità di varietà il premio può essere differente a seconda dell’area dove è localizzato il produttore potenziale beneficiario). Il premio indicativo unitario è stabilito a un livello ben superiore a quanto sarebbe necessario per coprire il 60% degli aiuti storici che non sono confluiti nei titoli disaccoppiati. In tal modo si ha la quasi certezza di utilizzare per intero le risorse a disposizione.
Il premio definitivo è stabilito a consuntivo, sulla base delle consegne di materia prima eseguite, confrontato con il plafond finanziario.
Nel caso la verifica dei dati della contrattazione preliminare facesse emergere un possibile superamento del massimale finanziario, la sottoscrizione del contratto individuale di coltivazione è autorizzata dall’Agea nei limiti del massimo quantitativo annuale ammesso a premio nell’ultimo triennio a favore di ciascun produttore.
In pratica, eventuali superamenti del massimale saranno neutralizzati attraverso un sistema di penalizzazioni che colpisce in modo specifico i produttori che hanno sottoscritto contratti preliminari per volumi superiori al livello storico dei tre anni precedenti.
Mentre si attende la pubblicazione in Gazzetta del decreto ministeriale, gli operatori economici stanno già avviando le discussioni per stabilire i prezzi della materia prima e le altre variabili contrattuali. Nel contempo, a livello ministeriale si ragiona per stabilire il livello indicativo dell’aiuto.

Sommario rivista C.Di.


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