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FIERE E CONVEGNI

Il vino italiano alla scoperta dell’India

Successo di Vinitaly India

Sono già 74 milioni i consumatori di vino in India, ma con una potenzialità di circa 300 milioni di nuovi appassionati

Chi l’avrebbe mai detto fino a pochi anni fa che l’India sarebbe potuta diventare un mercato decisamente interessante per il vino italiano. Sembrava così lontana la cultura indiana, il suo stile di vita, ma anche le notevoli difficoltà economiche del Paese, che appariva improbabile un’apertura di quel mercato ai nostri vini.
E invece la globalizzazione ci stupisce realmente ogni giorno e talvolta anche in senso positivo. In questa direzione si inserisce il successo registrato, a Nuova Delhi, dalla manifestazione Vinitaly India, l’iniziativa svoltasi dal 17 al 19 gennaio scorso, che si inserisce nel ricco programma di eventi organizzati da Veronafiere per promuovere il meglio della produzione vitivinicola italiana.
La rassegna, alla quale hanno partecipato una sessantina di aziende di diverse regioni italiane, ha fatto tappa il 17 gennaio a Mumbai, principale porto e città commerciale dell’India, per concludersi il 19 gennaio nella capitale indiana.
Il vino italiano, presentato attraverso seminari e degustazioni, è stato molto apprezzato dagli operatori indiani (importatori, distributori, ristoratori, media), ma soprattutto si sono evidenziate importanti opportunità commerciali.
A questo riguardo va sottolineato come l’India stia registrando in questi ultimi anni una vertiginosa crescita economica, con un prodotto interno lordo (pil) che viaggia a un ritmo del 7-8%.
Una crescita economica di cui ha beneficiato certamente anche il vino se si considera che attualmente in India sono circa 74 milioni i consumatori abituali di vino, ma, secondo fonti governative, si calcola che la fascia di consumo possa essere allargata a 300 milioni di persone.
Un mercato promettente
Lo scorso anno il consumo di vino si aggirava attorno ai 13,5 milioni di litri e la media pro capite del consumo di vino in India era pari a 4,6 L. Ma dai prossimi due anni è previsto un netto aumento (7 milioni di litri) e a beneficiarne saranno soprattutto i vini internazionali che si affiancheranno e supereranno quelli domestici. La presenza di vini internazionali infatti è cresciuta del 30% nell’ultima decade. La categoria sta crescendo al tasso del 22% annuo e le vendite si aggirano intorno a 1,2 milioni di bottiglie: una media che dovrebbe mantenersi in costante crescita per almeno i prossimi cinque anni. Oggi, sul mercato vengono immessi annualmente 5 milioni di bottiglie.
Da non trascurare nemmeno il dato che riguarda la ristorazione. La presenza di ristoranti italiani è infatti in aumento, riscuotendo un enorme gradimento, e come si può facilmente immaginare generano una cospicua percentuale della domanda che cresce al ritmo del 25% all’anno.
A questo proposito va evidenziato come in dieci anni la presenza di vini internazionali nel mercato indiano ha fatto registrare un +30%, mentre il tasso annuo di vendita è stato del 22%, pari a un volume di circa 1,2 milioni di bottiglie assorbite dal mercato ogni 12 mesi.
Questo andamento, che si collega a un generale aumento delle importazioni di alimenti e bevande di oltre il 25% annuo, si manterrà, secondo le previsioni, almeno fino al 2010.
I nostri produttori di vino sono avvertiti.
«Vinitaly India – ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – ha offerto alle aziende nuove opportunità commerciali in un mercato che apprezza il vino italiano e che può conquistare notevoli quote. In India c’è ormai una classe media sempre più aperta all’economia globale e con una buona capacità di spesa, che dimostra grande interesse verso i prodotti occidentali, tra cui il vino».

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Fabio Piccoli