riviste mensili agricole, riviste settimanali agricole, riviste agricoltura, riviste online agricoltura, riviste agricole specializzate, riviste specializzate agricoltura

riviste agricole, mondo agricoltura, riviste agricoltori  
riviste agricoltura, testate agricoltura, edizioni agricoltura
 
   
Home Riviste   L'Informatore Agrario   Vita in Campagna   Vivere La Casa in Campagna   Mad   Origine   International Agricultural Policy  

elenco prodotti in vendita
n°prodotti: 0
Totale: E. 0,00
cassa

chi siamo





riviste agricole, rivista per gli amanti della campagna, rivista sull'agricoltura professionale, riviste sull'agricoltura non professionale, edizioni dedicate al mondo agricolo, riviste specializzate in agricoltura, testate e giornali online agricoltura


L'Informatore Agrario
Sommario rivista Approfondimento
 
3
 20-26 Gen.

  2006
segnala ad un amico  invia ad un amico    scrivi un commento alla redazione  scrivi alla redazione
non in vendita
 

Attualità POLITICA

Via alla ricognizione preventiva sul latte bovino

Appuntamento importante per i produttori

Gli allevatori devono verificare con attenzione la situazione aziendale comunicando eventuali trasformazioni che possono incidere
sull’entità degli aiuti da percepire dal 2006 in poi

Con la pubblicazione della circolare Agea del 12-1-2006 parte l’ultima fase che condurrà, entro alcune settimane, alla prima applicazione del regime del pagamento unico aziendale nel settore del latte bovino.
Anche in questo settore si passerà attraverso la sperimentata procedura della ricognizione preventiva. In pratica, una fase di preparazione all’ingresso nel disaccoppiamento nell’ambito della quale i produttori di latte hanno la possibilità di comunicare all’organismo pagatore tutte le modifiche e le situazioni che sono intervenute durante il periodo di riferimento e la fase transitoria, tali da consentire una puntuale determinazione dei dati di riferimento e, in particolare, una coerente assegnazione di titoli disaccoppiati.
Si tratta, dunque, di un appuntamento assai importante per i produttori di latte, perché dalla corretta gestione della ricognizione dipende l’entità degli aiuti pac che saranno incassati dalle aziende dal 2006 in poi.
Nelle prossime settimane i produttori devono verificare con attenzione la situazione aziendale e procedere a denunciare gli eventi modificativi che si sono verificati nel corso dell’ultima campagna di commercializzazione e richiedere, laddove sussistano le condizioni, di poter accedere ai benefici previsti per le aziende che hanno subito cause di forza maggiore ed eventi eccezionali, tali da incidere sui livelli produttivi in conseguenza dei quali si è deciso di concedere in affitto a terzi la parte di quota latte non saturata.
Gli eventi modificativi da dichiarare sono quelli che hanno comportato delle trasformazioni aziendali durante il periodo di riferimento che, per il settore del latte, non è il triennio 2000-2002, ma la campagna di commercializzazione lattiera 2005-2006.
Così, ad esempio, in caso di variazione di ragione sociale o di denominazione, fusioni, scissioni, successioni effettive o anticipate, i produttori di latte hanno tutto l’interesse a evidenziare cosa è accaduto e come stanno i termini della questione. Perché altrimenti, l’assegnazione dei titoli pac sarà eseguita sulla base del quantitativo di riferimento individuale disponibile al 31-3-2006 che, nel caso di eventi modificativi intercorsi durante la corrente campagna, risulta inferiore a quello valido a partire dal 1° aprile successivo, in coincidenza con l’avvio della nuova annata di produzione. Ad esempio, un allevatore che nel mese di agosto 2005 ha ereditato un’azienda zootecnica con quota latte da un congiunto, al
31-3-2006 disporrà solo di una parte della quota latte avuta in eredità (la parte non prodotta dal precedente conduttore). La disponibilità dell’intera quota inizierà solo a partire dall’1-4-2006.
La ricognizione preventiva è lo strumento che consente all’allevatore che ha ereditato di chiedere ad Agea il calcolo dei diritti sulla base della quota disponibile al 1° aprile e non al 31-3-2006.
Il mercato degli affitti
Discorso a parte deve essere fatto per le cause di forza maggiore e gli eventi eccezionali che sono lo strumento impiegato dall’Amministrazione per sbloccare il mercato degli affitti delle quote latte, ingessato in Italia per effetto della peculiare combinazione tra norme europee e nazionali in materia di avvio del disaccoppiamento.
I produttori di latte colpiti da situazioni indipendenti dalla propria volontà, che non coprono interamente la quota di riferimento e che procedono ad affittare a terzi la parte residua, possono chiedere l’accesso alla riserva nazionale e avere l’assegnazione dei diritti pac anche sulla quota non disponibile al 31-3-2006 perché ceduta in affitto. In tali casi si verifica la duplice assegnazione dei diritti pac: a favore del produttore concessionario, titolare della quota al 31-3-2006 (l’affittuario), come stabilisce il regolamento comunitario, e a favore del concedente (il titolare della quota costretto ad affittare per eventi indipendenti dalla propria volontà), in deroga al principio che il diritto pac spetta a chi dispone della quota a fine marzo 2006.
Nel caso non ci siano eventi esterni che giustificano l’accesso ai benefici delle circostanze eccezionali e delle cause di forza maggiore è stato inventato un singolare meccanismo: la restituzione dei titoli generati dall’affitto delle quote latte.
In pratica, il produttore concedente che non intende rinunciare ai premi disaccoppiati della pac dovrà introdurre nel contratto di affitto che stipulerà una clausola per la retrocessione dei diritti pac maturati grazie alla quota concessa temporaneamente in affitto. Tale clausola garantisce la non applicazione delle trattenute ordinarie previste in caso di trasferimento dei diritti disaccoppiati (50%).
Alcune perplessità
Quale giudizio si può fornire sulle scelte compiute? Intanto deve essere evidenziato che le disposizioni applicative sono arrivate in ritardo. Sarebbe stato utile partire per tempo e fornire un quadro di certezze ai produttori di latte fin dalla prima metà della campagna di commercializzazione in corso. Poi non convincono affatto i meccanismi escogitati per dare fiato al mercato degli affitti.
La duplicazione nell’assegnazione del titolo pac all’affittuario e al concedente è un elemento assai pericoloso, possibile fonte di abusi, di ingiustificati vantaggi economici e di incertezze nei meccanismi di formazione del prezzo delle quote. La clausola della restituzione è poco chiara, complessa da amministrare e non facile da comprendere per i produttori. Infine, ci sono alcuni problemi legati alla prima applicazione del disaccoppiamento nel settore del latte che non sono stati presi in considerazione e che prima o poi si presenteranno all’attenzione.

 

Sommario rivista  


la ricerca

trova 

© 2024 Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. - Tutti i diritti riservati