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Un saluto e un augurio a lettori, collaboratori e
aziende |
Commiato del direttore de L’Informatore Agrario
Con
questo numero de L’Informatore Agrario cessano la mia direzione del
settimanale e la mia partecipazione alla casa editrice.
Inutile mentire, viene un po’ di nodo alla gola a lasciare l’incarico: 34
anni dedicati a questa azienda sono molti. Soprattutto gli ultimi 16, in cui
ho ricoperto il ruolo di direttore responsabile de L’Informatore Agrario,
sono stati pieni di soddisfazioni anche se molto impegnativi.
Un gruppo affiatato e competente
Non sta a me fare dei bilanci, sono stato troppo innamorato del mio lavoro e
dedito all’azienda per fornire un giudizio obiettivo.
Mi piace però pensare che lascio un settimanale molto quotato e stimato,
grazie al gioco di squadra e alle intense collaborazioni che in questi anni
sono state realizzate.
Affido la prosecuzione del lavoro a un gruppo di affiatati redattori che si
sono formati tutti presso la nostra Casa editrice, vera «scuola di
giornalismo professionale». È una squadra in gran parte giovane, alla quale
auguro di conseguire altrettante soddisfazioni. E non mi riferisco solo ai
giornalisti, ma anche alla segreteria di redazione che, in modo riservato e
discreto, svolge un servizio fondamentale per la buona riuscita del
settimanale.
Con questa squadra sono stati costruiti progetti importanti: innanzitutto la
revisione della grafica e dello stile di fare informazione, volta a una più
immediata e facile comprensione degli articoli; poi lo sviluppo di nuove
rubriche e la creazione di Supplementi, come Stalle da latte, Vigneto
frutteto, Cereali, Energia rinnovabile, che hanno affrontato in modo
innovativo temi emergenti; infine l’integrazione tra carta e Internet, con
il nostro sito Web e le nostre newsletter.
Questa squadra ha saputo mantenere alto il livello dell’informazione,
secondo l’impostazione professionale che L’Informatore Agrario ha avuto sin
dai primi anni, con mio padre Alberto Rizzotti, fondatore della società, poi
con Mario Mistruzzi, direttore responsabile sino al 1994, anno in cui gli
sono subentrato.
In questi anni abbiamo cercato di proseguire nel segno dell’indipendenza e
della correttezza dell’informazione, sia su argomenti tecnici, sia su temi
di attualità e politica.
Grazie ai collaboratori, alle aziende, ai lettori
Devo però dire che non avremmo potuto guadagnare la stima dei lettori senza
la collaborazione degli oltre 1.000 autori che ogni anno scrivono per questa
testata, e senza la guida delle personalità che si sono alternate nel nostro
Comitato scientifico.
Un sentito ringraziamento va dunque ai collaboratori, ai membri del Comitato
e a tutti i referee, che con professionalità e dedizione ci hanno assistito
per progettare i programmi editoriali e per verificare il contenuto degli
articoli.
Non vi sembri strano, ma desidero anche ringraziare le ditte produttrici di
prodotti e servizi per l’agricoltura. Le ringrazio non tanto per gli
investimenti in pubblicità che hanno realizzato sulle pagine de
L’Informatore Agrario – certo le entrate pubblicitarie sono fondamentali per
la vita di una testata – ma per il rispetto dei ruoli e per l’aperta
collaborazione che i loro dirigenti hanno avuto con la redazione, senza
interferire con le linee adottate dal settimanale.
E come non ringraziare i lettori, gli abbonati della nostra rivista,
agricoltori, allevatori e tecnici, che ogni anno ci confermano la loro
fiducia cercando sulle nostre pagine un aiuto per affrontare le insidie di
questo settore così trascurato e invece così importante per la nostra
economia.
Il valore dell’agricoltura
Più volte ho avuto modo di scrivere che l’agricoltura o meglio gli
agricoltori avrebbero tutte le ragioni per essere considerati dei benemeriti
da parte di tutta la società. Così non è e, come purtroppo spesso succede, i
meriti non sono riconosciuti.
Auguro agli agricoltori italiani di trovare sempre nelle pagine de
L’Informatore Agrario e nella sua redazione un sostegno per condurre le loro
imprese e per svolgere la loro professione. E auguro al prossimo direttore
de L’Informatore Agrario di proseguire con successo la missione del
settimanale intrapresa 65 anni fa.
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