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Tipologie e regolazioni per una difesa sostenibile
Per rendere più sicura e sostenibile la coltivazione in ambiente
protetto è stato attivato un progetto di rilevante interesse nazionale
per individuare le soluzioni che migliorino la distribuzione degli
agrofarmaci in serra
Le colture protette in Italia occupano una superficie di circa 35.000
ha: 30.000 ha sono coltivati a orticole e 5.000 a ornamentali (Istat,
2006). In particolare solo in Piemonte, Veneto, Toscana, Puglia e
Sicilia sono presenti oltre 14.000 aziende che coltivano più di 10.000
ha di orticole protette (4.100 ha solo di pomodoro da mensa).
La coltivazione in tunnel o in serra, per le sue particolari
caratteristiche produttive e agroclimatiche, quali temperatura e umidità
elevate, irrigazioni e fertilizzazioni abbondanti, considerevole densità
di piante, ambiente protetto e, in parte, isolato dall’esterno,
rappresenta un agrosistema molto diverso rispetto a quello del pieno
campo e nel quale vi è un’elevata possibilità di diffusione di malattie
e di flora infestante.
Ciò fa sì che questo sistema sia tra quelli a più alto consumo di
prodotti fitosanitari. Si stima che nei 22.000 ha di serra presenti in
Italia, e relativamente alla sola categoria degli insetticidi e degli
acaricidi, si consumino oltre 300 t di prodotto per ciclo colturale.
Se riferiti al periodo di un anno, questi valori aumentano
considerevolmente a causa dell’elevato numero di avvicendamenti
colturali esistente, che prevede colture in rapida successione, con
intervalli estremamente brevi tra una coltura e l’altra. |