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La Commissione Ue ha approvato, in base alle norme comunitarie sugli aiuti di Stato, un regime di sostegno italiano per la produzione e la distribuzione di biocarburanti avanzati, compreso il biometano avanzato.

Lo schema italiano supporta questi prodotti, noti anche come biocarburanti di seconda e terza generazione, con un bilancio indicativo di circa 4,7 miliardi di euro in 5 anni, dal 2018 al 2022. I produttori di biometano avanzato e di biocarburanti riceveranno un premio che consente loro di produrre compensando i maggiori coste e competere con i combustibili fossili.

Il regime incentiverà anche gli agricoltori a produrre biocarburanti e biometano da letame e altri residui provenienti dalle attività agricole.

Soddisfazione per la decisione è stata espressa dal sottosegretario all’agricoltura Giuseppe Castiglione, secondo il quale «si tratta di un risultato straordinario per il nostro Paese, che comporterà grandi vantaggi ambientale e anche economici».

«Tutto ciò - ha dichiarato Castiglione a L'Informatore Agrario - è stato ottenuto dopo una concertazione con i Ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico che ha visto protagonista proprio il Ministero dell'agricoltura. Il meccanismo per cui il valore dei CIG verrà anticipato dal Gse rappresenta un enorme vantaggio per gli imprenditori agricoli che decideranno di investire sul biometano, contribuendo a risolvere il problema del reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla costruzione degli impianti».