«Ribadiremo con forza il nostro no a sistemi di etichettatura a semaforo; già lo scorso anno su nostra iniziativa, insieme ad altri 15 Paesi europei, ci siamo schierati apertamente in contrasto con questo sistema applicato in Gran Bretagna» ha ricordato il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.
«Con il nostro Paese – ha detto ancora Martina - si sono schierate nettamente per il no a questo sistema: Croazia, Belgio, Cipro, Spagna, Grecia, Slovenia, Portogallo, Lussemburgo, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Romania, Germania, Slovacchia, Lettonia. Scriveremo ancora anche nelle prossime ore alla Commissione Ue per chiedere di intervenire per impedire la diffusione di un elemento così distorsivo del mercato».
«Da sempre abbiamo evidenziato che questo sistema provoca danni economici e d'immagine ai nostri prodotti e nessun beneficio per i consumatori; è un sistema che non promuove uno stile alimentare equilibrato o una dieta sana, classificando i cibi con parametri discutibili e approssimativi».
«Non è accettabile – conclude Martina - che prodotti di qualità dop e igp possano essere marchiati con semaforo rosso, così come succede con altri alimenti che fanno parte della dieta mediterranea, come il pesce e l'olio d'oliva, mentre bibite gassate senza zucchero ottengono il semaforo verde».
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