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Anne Bruinsma: agricoltura hi-tech? Solo con gli agricoltori parte attiva
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Anne Bruinsma spiega come opera e su quale filosofia si fonda il sito Farmhack.nl, di cui è project leader. La piattaforma ha l'obiettivo di mobilitare gli agricoltori perché si approprino in prima persona delle tecnologie digitali. Se gli agricoltori non si organizzano, dice Bruinsma, potrebbero sfruttare solo parte del potenziale rivoluzionario di queste tecnologie, finendo per subire le innovazioni decise da altri.
- Si fa un gran parlare di economia digitale e agricoltura… e gli agricoltori?
- Quello che facciamo con Farmhack.nl è proprio coinvolgere gli agricoltori in modo che possano avere idee e interessi più chiari in rapporto alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Imprese di software e di altro tipo, ma anche aziende agricole, stanno insistendo molto affinché gli agricoltori adottino le tecnologie digitali, ma spesso esiste un divario tra le competenze dell'agricoltore e le potenzialità di queste tecnologie. Questo è un problema perché per far sì che la tecnologia sia davvero a servizio dell'agricoltore, questi deve essere capace di integrarla nelle attività di tutti i giorni.
Questo divario, insieme al fatto che l'esperienza degli agricoltori in termini di ritorno sull'investimento di queste tecnologie è ancora limitata, impedisce di sfruttarne tutto il potenziale. Ecco perché noi cerchiamo di aiutare gli agricoltori a sviluppare le loro idee e li mettiamo in contatto con persone esperte di tecnologia che possono aiutarli nel concreto, proponendo soluzioni a problemi quotidiani. L'agricoltura di precisione sicuramente rappresenta una grande promessa affinché la mole di dati oggi disponibili possa aiutare gli agricoltori a gestire meglio la loro azienda.
Ma per creare davvero valore per gli agricoltori e per distribuirlo equamente tra tutti quelli che partecipano al sistema dell'agricoltura di precisione, abbiamo bisogno di un tipo di agricoltore istruito ed emancipato, capace di negoziare e di difendere la sua posizione nel sistema. Altrimenti non gli resterà altro che ricevere passivamente le innovazioni e pagare: con il suo denaro, cedendo i dati prodotti dalla sua azienda… così le imprese produttrici di tecnologie continueranno a migliorare e a poter disporre di prodotti premium per gli agricoltori che per averle si troveranno a… pagare ancora!
Se sei un agricoltore e non ti piace tutto questo è molto importante organizzarsi con gli altri. Allo stesso tempo è comprensibile che questo tipo di tecnologie e questo approccio siano questioni molto difficili da affrontare se sei impegnato tutto il giorno nelle attività aziendali. Ecco perché abbiamo bisogno anche di intermediari con interessi non commerciali che possano investire nell'istruzione degli agricoltori, nel farli incontrare e nell'assicurare che questo avvenga in un ambiente di apprendimento aperto e libero.
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