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Bart Soldaat, segretario del think tank agricolo Groupe de Bruges, parla di agricoltura e ambiente illustrando le esperienze di agricoltura "collaborativa" e "territoriale" in corso soprattutto in Olanda. Filmato l'1 Dicembre 2014 a Bruxelles.

- Mentre il dibattito europeo sulla Pac gira ancora attorno al greening, il Gruppo di Bruges propone esperienze di agricoltura collaborativa e territoriale. Cosa intendete con questa definizione?
- In tutta Europa ci sono molte iniziative dal basso che provano ad aggregare gruppi di agricoltori per fornire beni pubblici ambientali. La Pac è sempre stata orientata all'agricoltore individuale, ma ora vediamo gruppi che lavorano insieme in aree determinate, per raggiungere risultati migliori.
- Potrebbe farci qualche esempio?
- Io sono olandese e conosco esperienze del mio paese, dove da 20 anni gli agricoltori lavorano insieme per proteggere alcune specie di uccelli migratori, il cui 90% della popolazione si riproduce sui terreni agricoli in Olanda. Prima il loro numero era in declino a causa dell'intensivizzazione dell'agricoltura, quindi gli agricoltori delle aree in cui di solito questi uccelli si riproducono hanno deciso di lavorare assieme per tutelarli.
- Con quali effetti sulla competitività delle aziende?
- Questo è un dibattito interessante, la competitività si può misurare nel breve periodo e nel lungo. Noi crediamo che per gli agricoltori sostenibilità economica e ambientale nel lungo periodo convergano, perché solo così si può dare continuità all'attività agricola. Ci può essere una discrepanza tra competitività e ambiente, ma accade anche l'inverso, con gli agricoltori che riescono ad aggiungere valore alle loro produzioni grazie alla gestione dell'ambiente. In questi casi il consumatore capisce che questi agricoltori stanno facendo sforzi supplementari per tutelare il paesaggio, la biodiversità e le acque, ed è disposto a pagare di più per questi prodotti. Abbiamo anche esempi di agricoltori che grazie alla lotta integrata ai parassiti riescono a introdurre biodiversità e a ridurre i costi dei pesticidi senza diminuire la produzione.