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La 2014 non sarà l’annata del secolo, ma non tutto è perduto per le uve ancora sulla pianta, per quelle in vigneti siti in zone non martoriate dalle piogge e ben condotti.

«Ci sono aree, in particolare al Sud e in parte al Centro, in cui la situazione a oggi non è negativa – rileva Cotarella.  Al Nord il quadro è più difficile e il risultato finale dipenderà dalle condizioni meteorologiche delle prossime settimane. A parità di condizioni sarà la capacità del viticoltore a fare la differenza. Non avremo gradazioni elevate, tant’è che molte regioni hanno chiesto l’arricchimento. Ciò che preoccupa, non per la peronospora ma per marciumi e muffe, è vinificare uve non sane, in particolare per i vini rossi che sono “figli della buccia”. Sperando in una situazione meteorologica clemente nelle prossime settimane, consiglio di scegliere il male minore se le uve, stando sulla pianta, per condizioni meteorologiche avverse non acquisissero grado zuccherino e polifenoli. È meglio portare in cantina un’uva poco matura, ma sana».