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La questione greening è lo spauracchio di questa nuova pac 2014-2020. Premesso che il greening rappresenterà un’incombenza per l’impresa, conoscere nel dettaglio il regolamento consente all’agricoltore di trovare le soluzioni meno onerose per ottemperare agli obblighi imposti da Bruxelles: diversificazione colturale, mantenimento delle superfici a prati e pascoli permanenti, costituzione di aree di interesse ecologico.

PRATICHE EQUIVALENTI
Per ogni obbligo esistono ad esempio delle pratiche equivalenti che potrebbero già essere applicate in azienda. In ogni caso conoscere tutte le pratiche equivalenti e le loro interconnessioni potrebbe consentire all’agricoltore di scegliere quella più conveniente dal punto di vista economico.
Ad esempio la coltivazione di leguminose può essere considerata valida ai fini della costituzione delle aree di interesse ecologico.
Per le aziende a indirizzo zootecnico destinare delle superfici alle leguminose potrebbe rivelarsi non eccessivamente penalizzante rispetto agli ordinamenti colturali attuali. Anzi in virtù delle disposizioni relative agli aiuti accoppiati probabilmente la coltivazione di soia, rispetto all'erba medica potrebbe risultare conveniente.

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