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Vinitaly 2011 - Verona, 7-11 Aprile
 
Vinitaly
 

Convegno L’Informatore Agrario, Sala Rossini – ore 14.30 - giovedì 7 aprile 2011
INTORNO AI 12° - Vini a ridotto tenore di alcol, un’opportunità di mercato
 

 

Perché la gradazione alcolica dei vini italiani tende a crescere?
Negli ultimi anni la gradazione alcolica dei vini italiani è tendenzialmente aumentata. Le cause? Semplificando si può individuare un insieme di fattori: i mutamenti climatici, la tendenza dei produttori a ridurre le rese in vigneto per migliorare la qualità dei vini e delle guide di settore a premiare vini strutturati e con una elevata componente alcolica.

L’offerta di vini a ridotta gradazione alcolica può contrastare la riduzione del consumo pro capite di vino?
Intanto il consumo medio di vino in Italia è sceso sotto i 40 litri pro capite e si profilano nuovi stili di consumo fortemente segnati dalla necessità di «bere consapevolmente» anche e non solo in relazione alla circolazione stradale.

Cosa succede all'estero con i vini a basso tenore alcolico?
All’estero la domanda di vini a ridotto tenore di alcol è in crescita e alcuni Paesi, come Francia, Germania e California (Usa), si sono già attivati per proporre vini parzialmente dealcolizzati.

Vino a basso tenore alcolico: nuova opportunità per il mercato del vino?
A questo punto si impone una riflessione, al di là di posizioni preconcette, per valutare le opportunità di mercato offerte dai vini a ridotto tenore alcolico e le tecniche per ottenerli, sia in vigneto, sia in cantina, considerando che la riduzione del grado alcolico è prevista dalla normativa vigente.

Quali interventi in vigneto?
In vigneto molto si può fare per ottenere uve di qualità pur con tenore zuccherino contenuto, sia adottando tecniche consolidate, sia ricorrendo a interventi innovativi in corso di sperimentazione.

E in cantina? Come intervenire?
Anche in cantina le possibilità di intervento sono diverse, dalla diminuzione delle rese in alcol della fermentazione alcolica alla modificazione della composizione dei mosti, fino alla dealcolazione.

I vini a ridotto tenore alcolico, insomma, potrebbero essere utili per avvicinare i consumatori di vino al «bere quotidiano» e per assecondare e conquistare nuovi segmenti della domanda sui mercati emergenti. Strada già intrapresa, con modalità e prodotti diversi da alcune aziende vitivinicole italiane.
 
PROGRAMMA

14.30 Saluti
Giovanni Mantovani, Direttore generale di VeronaFiere
Antonio Boschetti, Direttore de L’Informatore Agrario
Andrea Sisti, Presidente Consiglio dell’Ordine nazionale dottori agronomi e Dottori Forestali
Modera: Clementina Palese • Giornalista de L’Informatore Agrario

15.00 Inquadramento normativo, scenari di mercato e percezione del consumatore
Le norme internazionali sul vino e la dealcolizzazione
Eugenio Pomarici, Dipartimento di economia e politica agraria - Università di Napoli Federico II
Il mercato dei vini parzialmente dealcolizzati e delle bevande a base di vino a basso grado
Antonio Seccia, Dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali - Università di Bari

15.30 Interventi in vigneto: gestione a gronomica e trattamenti sperimentali
Contenimento dell’accumulo di zuccheri nelle uve e armonizzazione della maturazione polifenolica
Leonardo Valenti, Dipartimento di produzione vegetale - Università di Milano
Osservazioni delle cinetiche di maturazione di Sangiovese e Sagrantino
Isabella Ghiglieno, Dipartimento di produzione vegetale Università di Milano
Applicazioni tardive dell’antitraspirante pinolene per controllare l’accumulo di zuccheri in vitigni a bacca bianca e nera
Alberto Palliotti, Dipartimento di scienze agrarie e ambientali - Università di Perugia

16.00 Interventi in cantina
Tecniche di dealcolizzazione dei vini
Roberto Ferrarini, Dipartimento di biotecnologie, Università di Verona

16.15 Caratteristiche sensoriali
Dealcolizzazione parziale del vino: effetto sui componenti sensorialmente attivi
Luigi Moio, Dipartimento di scienza degli alimenti Università di Napoli Federico II

17.00 Interventi dalla sala e discussione
18.00 Conclusioni

comunicati stampa          
 

Per la rilevanza e l'attualità dei temi trattati, per l'autorevolezza dei relatori, oltre che alla sempre fruttuosa collaborazione tra L'Informatore Agrario e CONAF - Consiglio dell'Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali, il convegno è riconosciuto al fine della formazione professionale. La partecipazione al convegno permette quindi, agli Iscritti all'Ordine, di maturare n. 0.45 punti di Credito Formativo Professionale.
 

pre-registrazione
chiuse alle ore 18:00 il 6 aprile 2011



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