Catherine Geslain Lanéelle, il mio programma per la Fao

Catherine Geslain Lanéelle, candidata UE alla Direzione generale della Fao: l’orgoglio dell’agroalimentare europeo e il modello di cooperazione dell’UE per realizzare un’organizzazione in cui tutti, anche gli agricoltori europei, possano sentirsi a casa propria. Filmato a Bruxelles il 25 Gennaio 2019.

 

D: Perché un agricoltore italiano, francese o tedesco dovrebbe essere interessato al fatto che l’UE abbia presentato una candidata unica per la direzione generale della Fao? 

R: Perché la Fao è l’organizzazione mondiale dell’agricoltura e dell’alimentazione e tra i suoi 194 membri ci sono tutti i Paesi europei, che sono tra i più attivi e i più generosi nei contributi. Perché la Fao offre consulenze sulle politiche pubbliche e contribuisce a trovare soluzioni per un’agricoltura più produttiva e più sostenibile.

Una candidatura dell’UE ha senso perché sono più di 40 anni che non è diretta da un europeo, perché l’UE ha costruito un grande settore agricolo e agroalimentare di cui essere orgogliosi e per questo motivo può portare alla Fao conoscenze e competenze.

Soprattutto, portiamo il metodo di lavoro comunitario, che può aiutarci a migliorare la cooperazione anche nel rapporto con altri Paesi del mondo. Infine, c’è da precisare che vorrei fare della Fao un’organizzazione dinamica e attiva in cui tutti possano sentirsi a casa propria.