Pseudococcus comstocki, dal monitoraggio al controllo su drupacee

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La cocciniglia farinosa del pesco (Pseudococcus comstocki), ha assunto negli ultimi anni un ruolo preponderante in diversi areali peschicoli dell’Emilia-Romagna, in particolar modo del Ravennate.

Su pesco, ma anche su albicocco, è in grado di arrecare danni sia alle varietà precoci sia tardive con deprezzamento merceologico a seguito dell’abbondante produzione di melata, in particolar modo a ridosso della cavità peduncolare.

P. comstocki sverna come uova negli ovisacchi cerosi sul tronco o sulle branche negli anfratti della corteccia

La particolarità e di conseguenza la dannosità di P. comstocki sta nella differente presenza rispetto alle altre specie di cocciniglie, Planococcus ficus in primis. Infatti, sverna come uova negli ovisacchi cerosi sul tronco o sulle branche negli anfratti della corteccia, dove risulta protetta dai trattamenti con olio minerale che per questo motivo risultano inefficaci. Tali ovature sono ben visibili già in inverno, pertanto l’agricoltore è in grado di stabilire in questo periodo il livello di infestazione del frutteto. Altro elemento distintivo è rappresentato dalla non sovrapposizione delle due generazioni che, rispetto a P. ficus, sono ben distinte.

Alla luce di ciò, lo stadio su cui intervenire è evidentemente quello delle neanidi in migrazione quando la maggior parte di esse ha lasciato i ripari sui tronchi o sulle branche e si sta dirigendo verso i germogli freschi, le foglie e poi i frutti. Per individuare questa precisa fase, è pertanto fondamentale effettuare un puntuale monitoraggio in campo.

L’importanza del monitoraggio

Il Consorzio Agrario di Ravenna ha attivato in collaborazione con Bayer una specifica attività di monitoraggio di P. comostocki al fine di dare indicazioni puntuali sul momento migliore per effettuare il trattamento insetticida.

Federica Manucci, Area ricerca e sviluppo del Consorzio agrario di Ravenna

«L’attività di monitoraggio – ha spiegato Federica Manucci dell’Area ricerca e sviluppo del Consorzio agrario di Ravenna – viene effettuata in due differenti aziende del Ravennate, una in pianura e una in collina (in quest’ultima abbiamo un anticipo dello sviluppo) e inizia a marzo-aprile osservando gli ovisacchi ed evidenziando i primi movimenti delle neanidi. Allo scopo vengono utilizzati dei nastri adesivi apposti in prossimità dei nidi che permettono di stimare la quantità di uova schiuse. L’attività prosegue poi nel corso dell’anno sulla vegetazione sempre grazie all’ausilio di nastri adesivi.»

L’attività di monitoraggio viene effettuata in due differenti aziende del Ravennate, una in pianura e una in collina utilizzando dei nastri adesivi posti in prossimità dei nidi.

«La presenza di neanidi di seconda età sulla vegetazione – ha precisato Manucci – sta ad indicare che la schiusura delle uova è terminata e rappresenta il momento migliore per intervenire. In questa fase le neanidi risultano più sensibili in quanto presentano una maggiore attività di suzione e di conseguenza possono più facilmente entrare in contatto con gli insetticidi, in particolar modo quelli sistemici.»

La collaborazione con Bayer permette una capillare e tempestiva comunicazione agli agricoltori del Ravennate grazie a un sistema di allert fornito attraverso newsletter e al quale è possibile iscriversi contattando il tecnico Bayer di riferimento.

Il piano di difesa contro P. comstocki dipenderà dall’entità della popolazione presente all’uscita dall’inverno. In appezzamenti molto infestati si ritiene opportuno intervenire fin dalla prima generazione, indipendentemente dall’epoca di maturazione della cultivar. In caso di scarsa presenza dell’insetto in prima generazione, si può valutare l’opportunità di fare un trattamento solo sulla seconda generazione, in funzione dell’epoca di maturazione.

Movento, la soluzione efficace contro le cocciniglie

Per il controllo di P. comstocki, Bayer propone Movento 48 SC a base di spirotetramat, una soluzione ideale per il controllo di questa specie essendo dotata di una duplice sistemia, xilematica e floematica.

Paolo Bacchiocchi, market development agronomist di Bayer

«Movento 48 SC – ha spiegato Paolo Bacchiocchi, market development agronomist di Bayer – è oggi l’unica soluzione disponibile sul mercato a duplice sistemia, efficace e risolutiva nei confronti degli insetti ad apparato pungente-succhiante quali afidi e cocciniglie di diverse colture tra le quali P. comstocki su drupacee (registrato in etichetta). Grazie alla doppia sistemia, Movento è in grado di raggiungere anche quegli organi dove la linfa xilematica non arriva, caratteristica particolarmente importante nel caso delle neanidi in migrazione di P. comstocki

«È chiaro – ha evidenziato Bacchiocchi – che non presentando un’azione di contatto, Movento va applicato nel momento ideale, con la pianta non in condizioni di stress, da qui l’importanza di effettuare un corretto monitoraggio dell’insetto. La necessità, infatti, del prodotto di essere assorbito dalla pianta, traslocato e trasformato nel metabolita attivo impone di posizionarlo alla migrazione delle neanidi. Sulle varietà di pesco a maturazione medio-precoce è sufficiente un trattamento per assicurare un controllo completo dell’insetto. Nelle varietà a maturazione tardiva o nei casi di forti infestazioni derivanti da elevata presenza durante la raccolta nell’annata precedente, può rendersi invece necessario un secondo intervento sempre facendo riferimento al monitoraggio condotto in campo e alla storicità.»

Movento 48 SC va applicato nel momento ideale, ovvero alla migrazione delle neanidi

L’impiego di Movento contro P. comstocki offre numerosi vantaggi:

  • permette di controllare le reinfestazioni di afidi e non richiede pertanto interventi di soccorso con aficidi specifici;
  • permette un controllo delle altre specie di cocciniglie presenti nel pescheto;
  • controlla efficacemente gli acari;
  • ha un’azione anche nei confronti delle cicaline.

Nei confronti delle cocciniglie Movento 48 SC va applicato alla dose di 3-4,5 L/ha (la dose ottimale è di 4 L/ha mentre nei casi più difficili si può arrivare ai 4,5 L/ha) favorendo un’ottimale bagnatura delle piante (sono sconsigliati i bassi e ultrabassi volumi) evitando di intervenire su coltura in condizioni di stress.

Contatta i tecnici Bayer per saperne di più sul servizio di monitoraggio nel Ravennate e iscriverti alla newsletter.