Microalghe: innovazione per qualità e reddito

L’agricoltura è una linea di business prioritaria per AlgaEnergy, azienda spagnola presente in Italia da due anni con la gamma AgriAlgae®, biostimolanti al 100% a base di microalghe. Grazie al contributo nella ricerca di base del leader scientifico Miguel García Guerrero, biologo e membro dell’Accademia reale delle scienze, tra i cinque ricercatori di riferimento a livello mondiale per le microalghe, AlgaEnergy ha sviluppato negli ultimi tredici anni tecnologie di coltivazione delle microalghe a livello industriale combinando tecnologia e conoscenza.


«AlgaEnergy è stata fondata nel 2007 ma non siamo partiti da zero, bensì con la garanzia di una conoscenza generata in oltre 40 anni di ricerca sviluppata da importanti università e scienziati nel campo delle microalghe, in cui AlgaEnergy è riuscita a posizionarsi come riferimento mondiale» sottolinea il country manager Italia Giuseppe Castellani, al quale abbiamo posto alcune domande.

Dott. Castellani, a cosa possono contribuire le microalghe in agricoltura?

Le microalghe sono diverse dalle alghe marine presenti sul mercato.
Prodotte in ambiente controllato in fotobioreattori, sono microrganismi unicellulari e possono essere utilizzate in diversi settori produttivi: la cosmesi, la bioenergia, l’alimentazione umana e, naturalmente, l’agricoltura.

Giuseppe Castellani, country manager di AgriAlgae Italia

Da una singola cellula di una microalga si possono ottenere tutti i composti di cui una pianta ha bisogno per il suo sviluppo vegetativo ottimale.
La nostra gamma di biostimolanti AgriAlgae® è efficace perché ottenuta miscelando diverse specie di microalghe nella giusta proporzione.

AlgaEnergy ha riposto il proprio interesse nel settore agricolo sin dall’inizio. Come sta reagendo questo settore alla vostra proposta di prodotti?

L’agricoltura è stato il primo settore su cui ci siamo concentrati e i nostri impianti di produzione di microalghe danno priorità proprio a questo settore, che riteniamo strategico vista l’importanza dell’industria agroalimentare nazionale.
Grazie ai risultati ottenuti con test di centri indipendenti e sul campo con i gli stessi clienti i nostri biostimolanti hanno dati ottime risposte, sebbene si tratti di un mercato complesso e molto competitivo. È un vero piacere per noi quando gli agricoltori ci trasmettono la loro soddisfazione dopo aver utilizzato AgriAlgae®.
Oltre il 90% dei clienti che lo ha provato ha riacquistato il prodotto. Quest’anno inoltre abbiamo lanciato in Italia la nostra nuova gamma AgriAlgae® Premium, per fornire alle colture ciò di cui hanno bisogno in ciascuna delle fasi fenologiche di sviluppo.

Un caso pratico?

I biostimolanti della linea AgriAlgae® permettono un aumento nell’efficienza della nutrizione, migliorando di conseguenza le prestazioni delle colture.
Su pomodoro da mensa in provincia di Taranto il centro di saggio Agricola2000 ha messo a confronto il biostimolante AgriAlgae® con due competitor. La parcella trattata con il competitor migliore ha ottenuto +33% di produzione totale rispetto al non trattato e quella trattata con le microalghe di AgriAlgae® +42%.
Ipotizzando un prezzo di 1,20 euro/kg per il pomodoro da mensa, l’agricoltore che utilizza AgriAlgae® ottiene un profitto di 37.612 euro/ha al netto di tutti i costi, contro una redittività di 26.880 euro/ha senza l’utilizzo di AgriAlgae®.

I bioreattori per la produzione di microalghe

Parlando di sostenibilità, qual è la proposta di AlgaEnergy?

La popolazione cresce a un ritmo mai visto prima e deve essere alimentata e noi di AlgaEnergy crediamo che vada aumentata la produttività delle colture in modo sostenibile. AlgaEnergy è l’unica azienda al mondo ad aver consolidato un modello di business circolare che utilizza la CO2 emessa da un altro settore come principale nutriente delle microalghe in fase di coltivazione.
Per questo AgriAlgae® è certificato «Solar Impulse», marchio che identifica le soluzioni mondiali che contribuiscono a proteggere l’ambiente e offrire una resa economica a chi le utilizza.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 13/2020
Microalghe: innovazione per qualità e reddito