Nuove varietà per rilanciare il comparto delle arance

Varietà di arance M7 varietà di arance

Negli ultimi due decenni, il comparto agrumicolo nazionale ha subìto notevoli cambiamenti determinati dall’aumento del costo del lavoro e dei mezzi tecnici, dall’inasprimento delle politiche fiscali e previdenziali, dalla riduzione dei prezzi alla produzione, dallo smantellamento delle politiche comunitarie di tutela e sostegno al reddito degli agrumicoltori.

Per la produzione tale stato si è accentuato soprattutto negli ultimi 10 anni determinando in alcuni casi persino l’abbandono dei campi, con effetti negativi sulle produzioni, sui redditi e sull’occupazione dell’intera filiera agrumicola nazionale.

Gli operatori del comparto hanno introdotto un’ampia gamma di innovazioni tecniche agronomiche basate su modalità di conduzione degli impianti diverse dal passato per irrigazione e gestione del suolo e adottato protocolli per le produzioni biologiche e a residuo zero, ecc.
Ma come sempre accade in frutticoltura, l’innovazione è maggiormente intesa e percepita quando si parla di nuove varietà e portinnesti che tendono a soddisfare l’adattamento del prodotto alla domanda dei mercati.

Le arance bionde ombelicate, dette anche Navel, così denominate per la presenza di un secondo frutto interno, noto come sincarpia, di dimensione variabile rispetto alla varietà e clone, hanno trovato diffusione in quasi tutte le aree agrumicole italiane. Al gruppo delle arance a polpa bionda non ombelicate appartiene la maggior parte delle varietà di arancio conosciute a livello mondiale. La destinazione principale è per la produzione di succhi concentrati, mentre alcuni ecotipi locali sono idonei per la produzione di succhi bevibili freschi.

Il nuovo interesse verso l’arancio, che presenta maggiori volumi di vendita e quotazioni anche superiori al clementine, probabilmente è dovuto alla modalità di utilizzazione dei frutti, che è uniformata a quella anglossassone, dove il consumo di agrumi avviene come succhi e non come frutto allo stato fresco.
Questo nuova modalità d’uso ha fatto appunto prevalere sul mercato le arance rispetto agli agrumi a frutto piccolo, che negli ultimi anni stanno subendo una forte crisi di mercato, sia in termini di volumi di vendita, sia di valore unitario.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 02/2019
Nuove varietà per rilanciare il comparto delle arance
di C. Mennone
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