Peronospora in bio: indagine condotta in dieci realtà viticole

Abbiamo chiesto a dieci tra tecnici, consulenti e titolari di aziende di fare un bilancio sull’annata 2018, analizzando le strategie di difesa contro la peronospora in coltivazione biologica, i problemi affrontati e quelli possibili per il futuro in vista dell’abbassamento del rame metallo a 4 kg/ha per anno.

Il 2018, con le dovute differenze geografiche, è stata un’annata impegnativa per la gestione della peronospora, per il notevole quantitativo di piogge cadute soprattutto a inizio stagione.

Aziende biologiche intervistate 2018
Le 10 aziende biologiche in cui è stata condotta l’indagine

In questa situazione è risultata fondamentale la tempestività degli interventi (iniziata indicativamente attorno alla terza decade di aprile), facilitata dalla possibilità di entrare in vigneto anche in finestre di 1 o 2 giorni di asciutto in funzione della portanza del vigneto e dall’eventuale inerbimento.

Da Nord a Sud le piogge intense hanno dilavato i prodotti di copertura, rendendo necessario rientrare anche dopo soli 3-4 giorni dall’ultimo trattamento eseguito.

 

file-pdfScarica l’articolo completo di E. Carotenuto, G. Armentano
pubblicato su Vite&Vino n. 5/2018