Prezzo del latte, in Lombardia c’è l’accordo

vacche di razza Frisona

Il 29 ottobre scorso in Lombardia è stato definito il prezzo del latte crudo alla stalla da pagare agli allevatori che conferiscono la materia prima a Italatte, azienda appartenente al gruppo multinazionale francese Lactalis.

L’intesa, importante come riferimento per l’intero sistema lattiero-caseario nazionale, è stata trovata su due fronti distinti: la fissazione del prezzo per il quarto trimestre del 2018 e il rinnovo dell’accordo per tutto il 2019.

Per gli ultimi tre mesi del corrente anno le parti hanno deciso di accantonare il meccanismo del prezzo indicizzato e di stabilire un importo fisso concordato: a ottobre 37,5 centesimi di euro/L, a novembre 38 centesimi e a dicembre 38,5 centesimi. In tal modo, il prezzo medio aritmetico per l’intero anno 2018 si colloca a 37,4 centesimi di euro/L, considerando gli importi corrisposti nei mesi precedenti.

Dal prossimo mese di gennaio si volta pagina e tornerà ad essere applicato lo schema indicizzato, utilizzando il meccanismo già in vigore nelle due ultime annate (2017 e 2018), con un prezzo di riferimento del latte crudo alla stalla fissato a 37 centesimi di euro/L, maggiore di 5 centesimi rispetto al dato medio europeo di lungo periodo che è di 32 centesimi, tale da riconoscere le differenze strutturali e le peculiarità del sistema latte italiano.

L’adeguamento indicizzato considera due variabili: la quotazione del Grana Padano come misuratore dell’andamento del contesto nazionale e il prezzo medio ponderato del latte crudo alla stalla nella UE a 28, come riferimento per l’evoluzione internazionale. Ci sarà una lieve differenza nelle modalità di calcolo dell’indice, la cui reale portata sarà valutata una volta noto il testo definitivo dell’accordo.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 39/2018 a pag. 15
Raggiunto l’accordo sul prezzo del latte
L’articolo completo è disponibile anche sulla Rivista Digitale