Consorzio Valpolicella e Icqrf uniti contro le frodi online

Il 4 luglio scorso a Sant’Ambrogio in Valpolicella (Verona) il Consorzio tutela vini Valpolicella e Icqrf hanno siglato un accordo di cooperazione per contrastare le vendite sui canali online di prodotti che richiamano e si appropriano illegalmente dei nomi Amarone, Valpolicella, Valpolicella Ripasso e Recioto della Valpolicella.

Obiettivo interventi tempestivi

A partire da questo «accordo – sottolinea Andrea Sartori, presidente del Consorzio di tutela vini Valpolicella – già nei prossimi giorni sarà attivata una massiccia azione di tutela sui siti canadesi, USA, britannici e irlandesi dove il 30% delle vendite dei pregiati rossi veronesi avviene via web. L’obiettivo dell’iniziativa è rimuovere nei principali mercati di destinazione dei prodotti originali tutte le inserzioni usurpanti i nomi Amarone e Valpolicella».
Tra le misure contemplate dal protocollo – ha proseguito Sartori – la nascita di un’unità operativa interna al Consorzio, con personale formato dall’Icqrf e specificamente dedicato al monitoraggio del web e alla segnalazione delle frodi.
Parallelamente già nei prossimi mesi il Consorzio metterà a disposizione degli organismi di polizia dei Paesi esteri incaricati dei controlli di autenticità un servizio di formazione e informazione sulle specificità delle due denominazioni.
Per garantire la tempestività degli interventi, basilare per assicurare una efficiente azione di contrasto – ha dichiarato il direttore del Consorzio Olga Bussinello – è necessario che ogni produttore comunichi immediatamente gli eventuali illeciti rilevati sul web al Consorzio, il quale provvederà ad avviare le procedure più idonee di concerto con l’Icqrf».
«Sul vino – ha affermato Stefano Vaccari, capodipartimento Icqrf – effettuiamo oltre 14.000 ispezioni all’anno su un totale di 55.000 a carico dell’intero comparto agroalimentare, pertanto possiamo tranquillamente affermare che il vino italiano è il più controllato al mondo».

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Da destra, Andrea Sartori, presidente Consorzio tutela vini Valpolicella e Stefano Vaccari, capodipartimento Icqrf mentre firmano l’accordo di cooperazione tra i due enti

 

Articolo di E. Carotenuto pubblicato su L’Informatore Agrario n. 29/2018