Nuovi e vecchi formulati contro la peronospora del pomodoro

Gravi sintomi di peronospora su buccia di pomodoro

La peronospora, causata da Phytophthora infestans, rappresenta la più pericolosa avversità fungina del pomodoro, soprattutto in annate favorevoli allo sviluppo del patogeno, come è stata quella del 2014.
In caso di andamento climatico predisponente la malattia, la protezione del pomodoro è basata essenzialmente su strategie di difesa diretta con fungicidi, poiché le pratiche agronomiche di carattere preventivo non permettono di garantire la sanità della coltura. Gli interventi, di carattere preventivo, devono essere compiuti tempestivamente al verificarsi di condizioni termo-igrometriche favorevoli all’infezione e con la coltura in uno stadio suscettibile all’attacco, generalmente a partire da 2 o 3 settimane dopo il trapianto. Sulla coltura sono registrati numerosi fungicidi: ciò consente di alternare l’impiego di sostanze attive caratterizzate da diversi meccanismi d’azione e di prevenire l’insorgenza di ceppi di P. infestans resistenti ai fungicidi. Purtroppo però negli ultimi anni la registrazione di nuove sostanze attive su questa coltura, per quanto importante, è apparsa sempre meno frequente.

i sta, al contrario, sempre più assistendo all’introduzione in commercio di nuovi formulati contenenti però sostanze attive già registrate sulla coltura. In mancanza di nuovi fungicidi contenenti sostanze attive originali, la disponibilità di tali formulati rappresenta senza dubbio un valido aiuto nel controllo della peronospora.
Nel biennio 2014-2016 è stata valutata l’efficacia di alcuni formulati sistemici e citotropici di recente o di prossima registrazione, ma anche di fungicidi datati dei quali si hanno però scarse conoscenze circa l’efficacia poiché poco impiegati o solo recentemente rivalutati.

Buon controllo dei nuovi formulati

Nelle condizioni sperimentali in cui si è operato, cimoxanil e propamocarb, impiegati da soli, ossia attraverso formulati contenenti la sostanza attiva da sola, hanno dimostrato una scarsa capacità di contenere i sintomi della peronospora.
Analogamente, fosetil-Al, disponibile per la difesa del pomodoro solo in miscela con ossicloruro di rame, ha evidenziato un’attività non particolarmente alta, soprattutto nella prova del 2014. Un’efficacia nettamente superiore è stata invece dimostrata, in entrambe le prove, dai formulati recentemente registrati a base di fenamidone + propamocarb (Consento) e cimoxanil + propamocarb (Proxanil). Entrambi hanno dimostrato un’attività analoga, o leggermente superiore, a quella di metalaxil-m + ossicloruro di rame (Ridomil Gold R) che si conferma un ottimo standard di riferimento. Gli eccellenti risultati di efficacia dimostrati dal fungicida a base di fenamidone + propamocarb nelle prove del 2014 e del 2015 sono ulteriormente suffragati da una prova condotta nel 2013 sempre in condizioni di forte pressione di peronospora.
La registrazione di nuovi fungicidi costituisce un valido strumento anche per la gestione dei rischi d’insorgenza di ceppi di P. infestans resistenti ai fungicidi. Tale rischio, è bene ricordarlo, è sempre presente, soprattutto in un periodo come quello attuale, di scarsa disponibilità di nuove sostanze attive caratterizzate da meccanismi d’azione originali.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 7/2016 a pag. 48
Peronospora del pomodoro: nuovi e vecchi formulati
di S. Gengotti, C. Sbrighi, L. Antoniacci
L’articolo completo è disponibile anche su Rivista Digitale e Banca Dati Online