Pero, fondamentale la concimazione di fine inverno

Pereto in fioritura

Le specie arboree a foglia caduca (melo, pero, caco, pesco, susino, kiwi,vite, ciliegio, albicocco, ecc.) necessitano di riserve nutritive per poter riavviare la fase vegetativa dopo il riposo invernale.
La concimazione che si esegue prima dell’apertura delle gemme (febbraio-marzo) ha pertanto lo scopo di mettere a disposizione della pianta elementi nutritivi che saranno assorbiti e utilizzati nelle fasi successive alla ripresa vegetativa.
Portiamo qui ad esempio alcune sperimentazioni condotte sul pero. lI grafico 1 e il grafico 2 riportano la mobilitazione dell’azoto in Abate Fétel.

Azoto nelle foglie di pero

Azoto nei fiori e nei frutti di pero

Nelle prime fasi della ripresa vegetativa le attività di sviluppo della pianta sono supportate dall’azoto immagazzinato nel legno dell’albero.
In pratica la maggior parte dell’azoto di riserva viene mobilizzato nei primi 45 giorni dopo l’avvenuta apertura delle gemme.
Solo a partire dalla caduta dei petali fiorali, la concentrazione di azoto nelle foglie, proveniente dal terreno, si può apprezzare a valori accettabili. Si evince quindi che, a partire dalla ripresa vegetativa e fino alla fase dell’allegagione dei frutti, la pianta riorganizza le proprie riserve nutritive e le concentra nella fase più delicata e importante della stagione.
Una concimazione azotata all’apertura delle gemme fino alla piena fioritura, soprattutto nei terreni sciolti con scarsa sostanza organica, è un valido contributo al processo di fruttificazione del pero.
Un ulteriore studio condotto sul pero (Pianura Padana) riporta che il 39% dell’azoto totale assorbito dalla pianta al momento della raccolta proviene da quello stoccato nella pianta come riserva nell’anno precedente, il 50% è assorbito dal terreno tra marzo e maggio dello stesso anno (i primi 2 mesi dopo la fioritura) e solo l’11% viene assorbito durante gli ultimi 2 mesi di crescita, fine giugno e raccolta dei frutti. La maggior parte dell’azoto viene impiegato dalla pianta per lo sviluppo dei germogli e per l’accrescimento dei frutti; è proprio in coincidenza di queste fasi che avviene l’assorbimento dell’80% dell’azoto totale.

 

Tratto da l’articolo pubblicato sul Supplemento Agricoltura e Fertilizzanti a L’Informatore Agrario n. 45/2017 a pag. 14
Cereali e arboree: prepararsi alla ripresa vegetativa
Di G. Ciuffreda
L’articolo completo è disponibile anche su Rivista Digitale e Banca Dati Online