Grano tenero: guida alla scelta della varietà per le prossime semine

La coltivazione del frumento tenero in Italia registra un dato preoccupante su cui riflettere. Le voci più pessimistiche dicono che siamo scesi sotto la soglia dei 500.000 ettari, e nonostante il dato Istat sia leggermente migliore (503.594 ettari), è indubbio che ci sia una costante e graduale contrazione delle superfici destinate a tale coltura. Quest’anno la contrazione sembra bilanciata dall’incremento di produttività, ma, come affermato da Italmopa, la produzione nazionale risulta fortemente deficitaria e copre poco più del 35% del fabbisogno nazionale.
In tale contesto, la scelta varietale diventa sempre più cruciale per incrementare la redditività della coltura.

La Rete delle prove varietali continua quindi, a maggior ragione, ad avere un significato strategico. Arrivata al 48° anno di realizzazione, dalla campagna 2020-21 la Rete è passata al coordinamento del CREA-CI, Centro Cerealicoltura e Colture Industriali, e nel 2020 ha potuto beneficiare di un finanziamento da parte del Mipaaf nell’ambito dell’accordo di collaborazione RETI2020.

Indici produttivi di 36 varietà negli ultimi 5 anni

In tabella C vengono riportati gli indici medi produttivi delle 36 varietà valutate negli ultimi 5 anni di sperimentazione allo scopo di fornire indicazioni utili per la scelta delle varietà da impiegare nella prossima campagna agraria.

Nell’ambito dei frumenti di forza, Giorgione, che ha raggiunto il triennio di prove, conferma il buon comportamento nei tre areali.
Per la classe dei frumenti panificabili superiori (FPS) la maggior parte delle varietà che hanno completato il ciclo di prove ha avuto un buon comportamento nel biennio; in particolare Albagran, RGT Vivendo e Solindo CS hanno evidenziato buone e stabili produzioni in tutti gli areali.

Tra i frumenti panificabili (FP) il testimone Solehio continua a essere competitivo in tutti gli areali.

Tra le varietà al secondo anno di valutazione si segnalano Filon, con ottima resa ed elevati valori dell’indice produttivo in tutti gli areali e KWS Lazuli, per il Nord e il Centro, mentre tra quelle di nuova introduzione sembrerebbero distinguersi Nemo in tutti gli areali, Pilier al Centro e Silverio al Nord e al Centro, anche se le loro potenzialità dovranno essere confermate con un ulteriore anno di prove.

Infine, tra i frumenti da biscotto, si conferma la potenzialità di Canaletto e si segnalano Donatello e Minerva.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 28/2021
Le varietà di grano tenero per le semine 2021
di P. Vaccino, G. Mazzinelli, S. Di Siena, G. Masserano
L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale