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Difesa della vite |
Bilancio fitosanitario 2005
Insetticidi e acaricidi impiegabili
Nuove acquisizioni su botrite e altri marciumi del grappolo
Rischio di ocratossine sulle produzioni
Negli ultimi anni abbiamo dato nello Speciale molto spazio alla difesa
anticrittogamica. Quest’anno abbiamo voluto, invece, dedicare un
approfondimento agli insetticidi e agli acaricidi, ai loro meccanismi di
azione e ai riflessi pratici che comportano, alle nuove sostanze attive e ai
nuovi formulati. Per gli anticrittogamici riportiamo soltanto le sostanze
attive recentissimamente registrate e alcuni prodotti commerciali
interessanti perché innovativi.
Dal bilancio fitosanitario dell’annata trascorsa, che apre come di consueto
lo Speciale, emerge la preoccupante espansione del legno nero, mentre la
flavescenza dorata dà ancora problemi in Piemonte e continua la sua
espansione a Nord in Trentino. L’oidio e la botrite hanno determinato i
problemi più diffusi nei vigneti in gran parte della Penisola. Proprio alla
botrite e agli altri marciumi del grappolo sono dedicati gli
approfondimenti. I marciumi del grappolo vanno, infatti, riconsiderati alla
luce della scoperta di ceppi diversi nelle popolazioni di botrite, che ha
riflessi sulle strategie di difesa, e della potenziale produzione di
metaboliti secondari tossici per l’uomo, le ocratossine, da parte degli
agenti dei marciumi secondari.
La presenza di ocratossine in vigneto dipende da molti fattori – variabili
ecopedologiche e climatiche, suscettibilità varietale, condizioni colturali
e agronomiche, sanità delle uve e presidi fitosanitari usati – ed è più
elevata sulle uve danneggiate da tignole, oidio e ferite. I risultati del
progetto del Mipaf sul rischio di ocratossine sulle produzioni vitivinicole
chiudono lo Speciale.
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