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04-10-2017 - Il primo appuntamento ufficiale organizzato dalla Commissione europea sulle moderne biotecnologie per l’agricoltura, le cosiddette NBT, ha fatto chiaramente capire che sta iniziando una nuova battaglia tra chi considera il progresso, anche quello scientifico, utile e necessario per l’agricoltura, pur con tutte le necessarie cautele, e chi invece ha sposato l’ideologia del «no a tutto» a prescindere da qualunque evidenza.

Strumentalizzazioni e demagogia alimentano un crescente clima antiscientifico che investe tutti i campi della nostra vita: il carosello di dichiarazioni fuorvianti, di informazioni parziali o scorrette al quale abbiamo assistito negli ultimi anni lascia esterrefatti.

È giunto il momento che almeno il mondo agricolo abbia il coraggio di prendere una posizione chiara: basta con le falsità, e le questioni scientifiche siano affrontate basandosi su fatti e numeri e non sulle stupidaggini.