Indagine de L’Informatore Agrario e MAD in 6 regioni su 16 concessionari
Il noleggio è un servizio diffuso da molti anni nei settori automobilistico, dell’edilizia e del movimento terra.
In agricoltura se ne parla, con una certa frequenza, da una quindicina di anni anche se il fenomeno sembra ancora limitato.
Negli scorsi mesi di luglio e agosto ci siamo confrontati con 16 concessionari che offrono il servizio in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Veneto e Trentino-Alto Adige.
Abbiamo posto loro una serie di domande sulla gestione del noleggio in concessionaria, ne è uscito un quadro molto variegato.
Generalmente richiede il servizio di noleggio l’agricoltore o il contoterzista che si trova in difficoltà per un picco di lavoro inaspettato, oppure per la rottura improvvisa di una macchina, nel pieno del periodo di utilizzo. C’è chi prende a nolo una macchina agricola perché dovrà utilizzarla per un brevissimo periodo di tempo o per testare una nuova tecnologia imbarcata sul mezzo.
La maggiore domanda è indubbiamente per i trattori; si noleggiano prevalentemente trattori di potenza media, 130 CV, fino a quelli di oltre 300 CV.
L’indagine affronta anche il tema, più complesso, del noleggio di attrezzature e macchine da raccolta.
Il noleggio può essere distinto in «caldo» che prevede la fornitura del mezzo con l’operatore, oppure «freddo» con la locazione, esclusivamente, del mezzo. Quest’ultimo è il più diffuso.
Ci sono dealer che negli anni si sono specializzati solo per il servizio di noleggio a lungo termine e lo propongono in genere da 0 a 2 anni oppure fino a 5 anni. Esistono anche forme di noleggio con opzione finale di acquisto e poi, ma qui dipende molto dalla macchina, ci sono noleggi conteggiati a giornata, a settimana, a mese, a stagione di lavoro.
Tratto dall'articolo che verrà pubblicato su L'Informatore Agrario n. 33/2017 a pag. 61
Noleggio agricolo: servono professionalità e promozione
di M. Limina
L’articolo completo è disponibile anche sulla Rivista Digitale
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