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Cresce il grano duro "sotto contratto"
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L’attuale situazione di mercato, caratterizzata da una sovrapproduzione nazionale e mondiale e di conseguenza da un livello di prezzi molto basso, sta spingendo molti operatori a chiedersi se il comparto italiano del grano duro ha ancora un futuro.
Il Mipaaf è intervenuto istituendo il fondo che stanzia 10 milioni di euro per il 2017, per un aiuto ad ettaro massimo di 100 euro, per le aziende che sottoscriveranno un contratto di coltivazione con le strutture di stoccaggio e l’industria di trasformazione. La dotazione finanziaria consentirebbe l’erogazione dell’aiuto (sempre a voler mantenere integro il premio di 100 euro/ha) sì e no al 7-8% della superficie nazionale a grano duro, ma la misura va senz’altro nella giusta direzione, perché spinge agricoltori e stoccatori a prendere impegni contrattuali di medio periodo con l’industria di prima e seconda trasformazione.
In realtà già da qualche anno alcune industrie (Barilla con la filiera “Aureo” per la pasta Voiello, De Matteis Agroalimentare con la filiera “Armando”) hanno puntato sull’impiego di grani nazionali di alta qualità, proponendo alle aziende agricole contratti di coltivazione con varietà particolarmente adatte agli areali del Sud.
Ed è proprio al Sud che si sta assistendo ad un notevole sviluppo dei contratti di filiera. Oltre a Divella, che propone un prezzo minimo garantito interessante a fronte di un profilo qualitativo elevato (>14% di proteine), ora anche il gruppo La Molisana ha stipulato con due Op (Italia Cereali e Op Cereali Centro Sud) un accordo di filiera denominato “Maestà”, dal nome della varietà di grano proposta agli agricoltori. Oltre a queste grandi aziende, ve ne sono altre di dimensioni più piccole che stipulano contratti “a km zero” per garantirsi una materie prima tracciata, salubre e di alta qualità.
Possiamo solo sperare che la coltivazione del grano duro “sotto contratto” si sviluppi ulteriormente, in modo da togliere il maggior numero possibile di aziende agricole dalla morsa dei mercati volatili.
Se vuoi approfondire l'argomento, grazie al servizio Rivista Digitale, leggi l'articolo online a pagina 12 de L'Informatore Agrario n. 47/2016! Clicca qui
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