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«È estremamente importante che l'Italia applichi in pieno la decisione europea e fermi l'espansione della Xylella – ha detto il portavoce della Commissione per la salute e l'ambiente Enrico Brivio – e il commissario Andriukaitis ha informato il ministro Martina che la Commissione non avrà altra scelta che lanciare una procedura d'infrazione, a meno che non sia intrapresa un'azione immediata contro il batterio». Queste le ultime notizie da Bruxelles, dove la delusione per il mancato avanzamento delle  misure di contenimento dell’infezione si è trasformata in irritazione.

E gli indennizzi? «I fondi europei disponibili a partire dal 1° gennaio 2017 saranno elargiti solo in presenza di una effettiva applicazione della decisione sulla Xylella».

D’altra parte, mentre in Puglia la zona colpita continua ad espandersi, in Italia succede questo:

° il Tar del Lazio non ha ancora recepito la sentenza della Corte di Giustizia europea perché il caso «è il tredicesimo in lista» e prima ce ne sono altri; 

° la Procura di Lecce ha chiesto altri sei mesi per l'inchiesta penale e ciò comporta il prolungamento del sequestro degli olivi da estirpare, disposto dalla stessa Procura; 

° c'è la richiesta da parte italiana di effettuare un secondo campionamento sulle piante infette, per essere certi che lo siano davvero.

La Xylella ringrazia.