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Tom Bradshaw, produttore di cereali del Regno Unito, per anni è stato il volto dell'agricoltura britannica sulla BBC. All'Informatore agrario parla dei tempi difficili per i prezzi delle materie prime agricole.

- Gli agricoltori britannici e la crisi: come state reagendo a una congiuntura di mercato di prezzi bassi?
- La produzione di materie prime agricole, che siano cereali, latte o carni suine, sconta prezzi molto bassi. Cerchiamo di aumentare l'efficienza, riducendo i costi senza compromettere i livelli produttivi. Cerchiamo di ridurre al minimo l'impiego di input per avere margini più alti, ma al momento la situazione è molto difficile.
 
- Secondo lei si può parlare di una soluzione uguale per tutti o in ogni paese ogni azienda deve trovarne una?
- L'unica soluzione uguale per tutti è spendere il meno possibile. Ma questo ha ripercussioni sugli investimenti. L'acquisto di macchine, per esempio, ha visto un drammatico calo. I re-investimenti hanno subito uno stop nella speranza di superare il momento e che le cose migliorino. La cosa più tragica è che quando si parla di materie prime, alla fine ci troviamo a fare il tifo perché in altre parti del mondo degli agricoltori come noi abbiano qualche grosso problema atmosferico che causi una carenza di forniture in modo che i prezzi si risollevino. E augurarsi che altri agricoltori abbiano difficoltà, non è una cosa che fa sentire bene.