Si sono conclusi i lavori del XVI Convegno Quadri dei Giovani di Confagricoltura di Mondello (Palermo), seguito in diretta da L’Informatore Agrario. Un momento di confronto dove i giovani dell’organizzazione sindacale hanno analizzato i problemi dell’agricoltura italiana tracciando alcune risposte.
Ed è stato il presidente Raffaele Maiorano a evidenziare due dei nodi fondamentali da affrontare e da sciogliere per dare speranza ai giovani agricoltori.
Il primo è quello del trasferimento dell’innovazione. Serve un Tavolo capace di raccordare ricerca, strategia politica e investimenti delle imprese al fine di massimizzare la competitività dell’agricoltura italiana. «E’ diventato essenziale - ha dichiarato Maiorano – accompagnare il passaggio da agricoltore ad imprenditore. Ciò significa seguire cinque step fondamentali: mettersi in gioco, guardare avanti, aggregarsi, investire e innovare. Ma occorre anche selezionare l’offerta innovativa, facendo gli investimenti giusti e sapendoli far fruttare».
Un tema quest’ultimo che L’Informatore Agrario ha lanciato forse per primo con un editoriale di Angelo Frascarelli, Agricoltori più imprenditori, apparso sul n.35/2005.
Una delle principali prerogative dell’imprenditore è quella di rompere l’isolamento e stabilire relazioni. Prima fra tutte quella con i colleghi: “Il sistema, per funzionare, - ha dichiarato Maiorano - va necessariamente aggregato”.
E alle parole del giovane presidente sono seguite quelle di Mario Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura: “I giovani però devono avere più coraggio, non fare i nostri errori. Ad esempio, devono puntare sulle reti d’imprese che sono il vero innovativo strumento per il consolidamento sui mercati”.
Puntare sulle relazioni all’interno del settore tramite le reti di impresa, la cooperazione, ecc. e lungo la filiera con i contratti e l’integrazione verticale sono oggi le sfide che attendono i nostri giovani agricoltori.
Buon lavoro
Antonio Boschetti
Direttore Responsabile de L'Informatore Agrario
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