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Nelle scorse settimane sui media italiani, stampa, radio e televisione, siti web, si è fatto un gran parlare dei risultati della vendemmia 2015, con l’Italia che, secondo le stime UE, dovrebbe aver superato la Francia come quantità di vino prodotto. I titoli andavano dal sobrio «L’Italia sorpassa la Francia» all’entusiastico «Smacco per i cugini francesi». Insomma: una grande vittoria per il nostro Paese. Sul sito di Repubblica è apparso addirittura uno speciale dal titolo «L’annata record del vino italiano» in cui si parla di «vendemmia eccezionale sia per la qualità sia per la quantità».
Sull’ottimo livello qualitativo del vino italiano nel 2015, frutto di un andamento climatico favorevole, sono tutti d’accordo. 

Quanto a parlare di vendemmia eccezionale come quantità, sarebbe forse il caso di guardarsi prima le statistiche, da cui appare evidente che dovremmo essere poco sopra la media degli ultimi 10 anni.
Per quel che riguarda il sorpasso alla Francia, ammesso che sia confermato dai dati definitivi, vale la pena sottolineare che negli ultimi anni le produzioni nei due Paesi sono state sempre vicine, con la prevalenza di uno o dell’altro dovuta solo all’andamento stagionale. Forse sarebbe meglio riservare l’entusiasmo a cose più concrete e veramente significative per il settore. 

Se vuoi approfondire l'argomento, grazie al servizio Rivista Digitale, leggi l'articolo online a pagina 12 de L'Informatore Agrario n. 39/2015!  Clicca qui