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A poche settimane dalla conferenza sul clima di Parigi, Martin Frick, Direttore della Divisione Clima, energia e proprietà terriera della FAO, spiega l'evoluzione del tema della food security e della produzione alimentare nel dibattito sul cambiamento climatico.



- La food security e la produzione alimentare sono tradizionalmente escluse dal dibattito sul cambiamento climatico. Qualcosa cambierà nel prossimo futuro?

- L'articolo 2 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, afferma la necessità di limitare le emissioni di gas serra causate dall'uomo, ma considera anche la produzione alimentare un bisogno primario. La FAO sostiene questo approccio. C'è una consapevolezza crescente del fatto che la food security ha un ruolo importante nell'adattamento dei paesi meno sviluppati ai cambiamenti climatici, e che non deve essere compromessa. La logica dei negoziati in corso sul clima è che gli stati si diano degli INDC [contributi programmati e definiti a livello nazionale, ndr] e nell'ambito di questi molti paesi hanno inserito sia l'agricoltura che la pesca e le foreste. Tuttavia, ora che sconfiggere la fame è tra gli obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile, è sempre più chiaro a tutti che le politiche di cambiamento climatico devono lavorare insieme a quelle per la food security.