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James "Jim" Nicholson, relatore per il rapporto del Parlamento europeo sul futuro del settore latte, illustra le proposte degli eurodeputati per il dopo-quote. Filmato a Bruxelles il 18 marzo 2015.


- Onorevole Nicholson, in meno di 15 giorni il regime delle quote latte finirà e lei è il relatore di un rapporto della Commissione Agricoltura dell'EuroParlamento sul dopo-quote. Quali sono le raccomandazioni degli eurodeputati per il futuro del settore lattiero in Europa?

 
- Nel rapporto faccio alcune proposte. Va detto che per ora ci sono solo le mie idee ma non è il rapporto finale e i miei colleghi hanno la possibilità di presentare emendamenti. Vorremmo vedere fissato un livello minimo dignitoso per il mercato e vorrei vedere un prezzo di intervento pubblico che sia realistico, anche se ormai è chiaro che la Commissione europea non è dello stesso avviso.

L'Osservatorio per il mercato dovrebbe essere più reattivo, ma come si fa quando ben nove paesi non forniscono i dati? Eppure è accaduto nel dicembre scorso. Da questo punto di vista c'è ancora molto che si può migliorare. Ma la cosa più importante oggi è che ci sia più collaborazione tra i produttori primari, cioè le persone che fanno il lavoro più duro, e i trasformatori, ovvero quelli in grado di dare valore aggiunto a questo lavoro. Sono pronto a cooperare e ad ascoltare buone idee. Se la gente ha idee migliori di quelle che abbiamo noi politici, siamo pronti a prenderle in considerazione perché allevatori e produttori di latte stanno soffrendo in questo momento e meritano di meglio nel futuro.