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Daniel Rosàrio, portavoce della Comissione europea per il commercio e le politiche agricole, spiega il punto di vista dell'Esecutivo UE sulla crisi del settore latte e sulle proposte di rateizzazione delle multe per l'ultimo anno di quote. Filmato a Bruxelles il 13 febbraio 2015.

- Nel settore del latte europeo, una marcata diminuzione dei prezzi e l'imminente fine del regime delle quote destano preoccupazione. Ma la Commissione continua a dire che non c'è crisi. Su quale analisi basate la vostra valutazione?
- Ciò che la Commissione dice è che non c'è una crisi generalizzata, ma ci sono problemi in alcune regioni in Europa. In certi paesi, poi, questi problemi sono stati aumentati a causa del blocco russo delle importazioni. Negli anni scorsi i prezzi sono stati particolarmente alti e quello che osserviamo ora è un calo dovuto a due fattori: eccedenze di produzione e rallentamento della domanda mondiale, in particolare in mercati importanti come la Cina. Ma gli stessi dati che abbiamo a disposizione ci dicono che la situazione sta migliorando.
- Alcuni Stati, tra cui l'Italia, chiedono di considerare misure per ammorbidire l'impatto delle multe latte dell'ultimo anno in cui il sistema è in vigore. Cosa pensa la Commissione di queste idee?
- La Commissione ricorda che la fine del regime delle quote era ben nota e attesa da molti anni e tutti, sia i governi nazionali che i produttori, avrebbero dovuto prendere le misure idonee per prepararsi a questo avvenimento. Detto questo, la questione sarà con tutta probabilità affrontata a marzo, quando il commissario all'agricoltura Phil Hogan solleverà la questione nel consiglio agricoltura.