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José-Maria Garcia Alvarez-Coque, economista agrario dell'Università Politecnica di Valencia, illustra i risultati di uno studio elaborato da un team internazionale di esperti sulle prospettive dell'agrifood europeo nel mondo (filmato il 6 ottobre 2014 al Parlamento UE).

- "I paesi membri dell'Ue nei mercati agroalimentari mondiali: situazione attuale e prospettive". Questo è il titolo del rapporto che Lei sta per presentare alla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Quali i risultati del rapporto?
 
- Questo è uno studio realizzato da un gruppo di esperti internazionali. La buona notizia è che l'UE ha una posizione di leader nell'agrifood, con il 17% della quota del mercato mondiale di prodotti agroalimentari. La cattiva notizia è che il settore ha ancora molte debolezze, che dipendono essenzialmente dalla frammentazione del mercato unico. Ci sono molte piccole e medie imprese che hanno bisogno di sostegno, formazione e innovazione e c'è un contesto normativo europeo che va ancora più armonizzato, per eliminare gli ostacoli che limitano la competitività delle PMI.
Noi crediamo in un concetto di competitività che non è centrato sulla capacità di produrre con costi più bassi, bensì si basa sulla qualità, la sostenibilità, la formazione e l'innovazione che potrà essere la nostra garanzia per il futuro. Non possiamo competere sui costi bassi, dobbiamo competere sulla qualità e la capacità di innovazione. Crediamo che siano queste le due domande cui gli strumenti della politica agricola comune devono misurarsi.