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La Commissione europea ha pubblicato l’11 marzo gli atti delegati della riforma della pac, cioè l'insieme di norme che consentono di entrare nei dettagli applicativi dell'accordo politico raggiunto alla fine dell'anno scorso da Europarlamento, Consiglio e Commissione Ue.
Il testo più controverso è stato, tanto per cambiare, quello sui pagamenti diretti, che contiene tra l’altro specifici criteri per definire l'agricoltore attivo e indicazioni su come applicare il greening.
Per quanto riguarda il primo aspetto, alla definizione di agricoltore tramite «lista negativa» (tutte le aziende che non possono essere considerate agricole come campeggi o aeroporti) si aggiungono opzioni per gli Stati di definire criteri «significativi» per individuare coloro che hanno diritto agli aiuti. Una possibilità è la «regola dell'1/3», che prevede che almeno un terzo delle ricevute debbano essere riconducibili all'attività agricola. Ma si tratta, appunto di una possibilità, non di un obbligo.
Anche se un'attività economica appartiene alla lista negativa, inoltre, potrà essere considerata agricola qualora dimostrasse almeno uno dei criteri definiti a livello di Stato membro.

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