Programma di ricerca, finanziato dal Mipaaf, finalizzato all' incremento della produzione di proteine vegetali per l' alimentazione zootecnica e al miglioramento della sostenibilità dei sistemi foraggero-zootecnici
Prospettive in zootecnia per le leguminose da granella
Partendo da un esame della situazione attuale delle leguminose da granella in Europa, vengono delineati il potenziale di sviluppo e gli ostacoli prevedibili per la diffusione di queste colture a supporto dell' alimentazione zootecnica nel nostro continente. BIBLIOGRAFIA
Leguminose proteiche più competitive se biologiche
Sul fronte del reddito le colture proteiche difficilmente possono competere con il grano duro, eccetto nel caso delle coltivazioni biologiche. Tuttavia il loro ruolo è fondamentale nelle rotazioni e per le filiere zootecniche ogm free: è necessario investire in ricerca e innovazione per selezionare varietà più performanti
Le leguminose da granella inserite nella rotazione migliorano la fertilità del suolo e nelle aziende zootecniche consentono di conseguire un certo grado di autoaprovvigionamento proteico variabile a seconda dell' indirizzo produttivo dell' allevamento. BIBLIOGRAFIA
Tanti vantaggi per l' azienda grazie alle colture proteiche
Le colture proteiche inserite nei sistemi intensivi in semina autunnale aumentano la qualità del foraggio, poiché più ricco in proteina vegetale, e grazie alle loro capacità azoto-fissatrici riducono l' apporto di concimi azotati nei sistemi cerealicoli. BIBLIOGRAFIA
Varietà e risorse genetiche di leguminose da granella
Recenti varietà di pisello hanno evidenziato ottima produttività e ampio adattamento agli ambienti italiani. Il lupino bianco mostra buoni margini di incremento produttivo con la selezione di nuove varietà. Il favino può avere un interesse nell' areale mediterraneo. BIBLIOGRAFIA
Pisello, fava e lupino nella dieta di animali da reddito
Il problema dei prodotti di importazione a rischio di contaminazione ogm ha creato una difficoltà di reperimento di soia, principale fonte proteica dopo l' eliminazione delle farine animali, da parte degli allevatori. Lupino, pisello proteico e fava possono essere inseriti nelle razioni senza compromettere la produzione di carne. BIBLIOGRAFIA
Più proteina nell' erba medica con il miglioramento genetico
Modificando la morfologia dello stelo e separando i due processi, produzione di biomassa e sviluppo, si può aumentare il rapporto foglie/steli e ridurre la velocità dei processi di senescenza. Si ottengono così varietà di erba medica capaci di una produzione proteica superiore. BIBLIOGRAFIA
Le vie per migliorare il tenore proteico della medica
La proteina di erba medica è di elevata qualità, ma non sempre facilmente assimilabile: l' aggiunta di tannini condensati al foraggio forma complessi con le proteine e le protegge dalla degradazione, mentre per ridurre le perdite proteiche post-raccolta si possono inibire gli enzimi proteolitici. BIBLIOGRAFIA
Con l' insilamento si valorizza la produzione proteica dell' intera pianta e, con l' anticipo della raccolta, si consente un avvicendamento più stretto con le altre colture. Di contro vi è la difficoltà di ottenere insilati a prevalente fermentazione lattica a cui si può ovviare aumentando la sostanza secca dell' erba e/o inoculando batteri omolattici. BIBLIOGRAFIA
Colture proteiche di qualità per la dieta dei ruminanti
La granella di pisello, favino e lupino può essere un buon complemento alla farina di soia, soprattutto qualora vi sia la necessità di apportare una quota proteica prontamente degradabile. BIBLIOGRAFIA
Riportiamo di seguito un estratto degli interventi programmati durante il convegno «Proteine vegetali per produzioni sostenibili e di qualità» tenutosi il 14 giugno 2007 a Lodi