Tante innovazioni per l’asparago italiano

Asparago verde

Intervista a Luciano Trentini

Una manifestazione iper specializzata di tipo verticale che vede la presenza di tutti gli operatori del circuito produttivo e commerciale dell’asparago. Questa l’essenza di Asparagus Days, una tre giorni dedicata a 360° a questa coltura che, dopo una prima edizione tenutasi a Bordeaux nel 2013, si aggiunge al «carnet» ortofrutticolo di Cesena Fiera, che già organizza il Macfrut.
«International Asparagus Days, come dice il nome stesso, è una manifestazione internazionale che tocca tutti gli aspetti della filiera dell’asparago e quindi tutti hanno interesse a visitarla » ci ha detto Luciano Trentini, «patron» dell’evento, al quale abbiamo posto alcune domande.

Luciano Trentini
Luciano Trentini

Dott. Trentini, quali innovazioni ritiene siano più interessanti per la coltivazione dell’asparago italiano?

Al primo posto metterei le tecniche di produzione con particolare riferimento ai sesti d’impianto.
Oggi le esperienze in corso effettuate da Cristian Befve, noto esperto del settore e consulente di molte imprese in tutto il mondo, stanno dimostrando come l’allargamento della distanza fra le file sia uno degli elementi fondamentali per ridurre il rischio di patologie grazie a un maggior arieggiamento delle piante.
Inoltre l’aumento della distanza fra le file migliora il risultato economico della asparagiaia per effetto di un miglioramento delle rese e di una riduzione delle spese di raccolta.
Un secondo aspetto importante è la messa a punto di una serie di macchine innovative che consentono all’agricoltore di gestire meglio le operazioni di impianto, come la lavorazione profonda a 50-70 cm localizzata alla sola fila dell’impianto per migliorare l’apparato radicale dell’asparago.
Inoltre la possibilità di trapiantare meccanicamente le zampe di asparago consente di migliorare ulteriormente la qualità dell’intervento.
La macchina presente alla manifestazione effettua posa a dimora del tubo di irrigazione, apertura del solco, posa della zampa e copertura con i classici 10 cm di terreno in un unico intervento.

Oltre a questa, quali altre innovazioni saranno protagoniste degli eventi/dimostrazioni durante gli Asparagus Days?

Le 4 serre da 400 m2 consentiranno di vedere all’opera le baulatrici di Cosmeco e Forigo, le raccoglitrici di Bagioni, Engels, Zanarini, le macchine per la lotta alle malerbe delle Officine Mingozzi (pirodiserbo e scalzatore), gli stendiplastica di Engels e Bagioni, il controllo automatizzato dell’irrigazione della Bosch.
Inoltre Idromeccanica Lucchini presenterà una nuova proposta per una serra a basso costo, necessaria per anticipare le produzioni, favorendo così una migliore organizzazione aziendale in fase di raccolta e anticipando i tempi di produzione di 20 giorni o più, potendo così godere dei vantaggi del mercato per le primizie.

Quali sono nella sua esperienza le criticità principali dell’asparago italiano?

Le problematiche principali che affliggono questa produzione sono legate alle criticità fitosanitarie: ruggine, stemfiliosi e insetti sono i problemi che l’agricoltore quotidianamente deve affrontare.
La legislazione italiana ed europea in questi ultimi anni, a difesa della salute dei consumatori, ha ridotto notevolmente le possibilità di intervenire chimicamente. In questa situazione l’intervento chimico deve essere fatto con attrezzature efficaci ed efficienti, visibili in Fiera, che diano il migliore risultato possibile. Lo stesso dicasi per la lotta alle malerbe, che spesso sono un fattore limitante allo sviluppo della coltivazione.
Bisogna poi tenere presente che l’asparago è una pianta molto esigente in fatto di vocazionalità dei terreni, per cui la scelta varietale, essendo l’asparago una specie poliennale, è uno degli aspetti più importanti.
International Asparagus Days da questo punto di vista è un focus importante che vede presenti molte ditte sementiere in grado di fornire utili consigli circa l’esperienza maturata sul territorio nazionale. Per il futuro bisogna fare attenzione alla programmazione degli investimenti a livello mondiale, per evitare quella sovrapproduzione che potrebbe influire negativamente sul reddito dei produttori.

E le opportunità?

Fra le opportunità vi è la possibilità di aumentare i consumi dell’asparago, che dal punto di vista nutrizionale offre caratteristiche interessanti.
La specie ha inoltre potenzialità di sviluppo soprattutto verso l’industria di trasformazione e verso quei mercati esteri in cui non è molto conosciuto.
Per l’Italia una nuova opportunità può essere offerta dall’aumento dei consumi di prodotto biologico e soprattutto dai prodotti dop e igp: il made in Italy è un punto di forza delle nostre produzioni.

Per maggiori informazioni sulla manifestazione: www.asparagusdays.com

Articolo di L. Andreotti pubblicato su L’Informatore Agrario n. 35/2018 a pag. 59