Rame: la Fivi chiede di non abbassare i limiti

Danni da peronospora della vite su grappolo

La Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi) chiede al ministro Centinaio di prendere posizione a livello europeo e di opporsi alla decisione dell’abbassamento dell’utilizzo di rame in agricoltura.
La proposta attualmente in discussione prevede la riduzione dell’attuale limite di 6 kg/ettaro a 4 a partire già dal 2019.
«Questa notizia si abbatte sulla viticoltura italiana in un anno in cui le sue coltivazioni hanno richiesto un livello di protezione contro la peronospora molto superiore a quello dello scorso anno e anche del precedente» dichiara la presidente Fivi Matilde Poggi. «Inoltre riteniamo che la posizione assunta dall’Europa non risulti suffragata da un consenso scientifico adeguato».
Fivi, pur condividendo nella finalità la scelta operata a Bruxelles, ritiene che la decisione assunta penalizzi in particolare i vignaioli che operano in regime biologico, che non possono utilizzare molecole di sintesi alternative al rame.