Valorizzare i cereali: la sfida di Syngenta

grano duro SY Nilo

Qualità, resa per ettaro e caratteristiche merceologiche mirate alle esigenze della trasformazione sono i capisaldi che garantiranno la redditività dei cereali italiani e anche gli obiettivi dell’attività di ricerca e sviluppo di Syngenta, come evidenziato dai diretti interessati.

«Per Syngenta il grano duro è strategico e vogliamo diffondere in tutti i paesi chiave per questa coltura l’eccellenza italiana nella ricerca, che si concretizza nelle varietà sviluppate presso il nostro sito di Argelato (Bologna)» sottolinea Bruno Barbonaglia, seeds product manager durum wheat Eame.

«Nella strategia di Syngenta l’Italia svolge un ruolo centrale, PSB è riconosciuta a livello mondiale come un’azienda che da sempre sviluppa prodotti di alta qualità e che vanno incontro alle esigenze dei cerealicoltori e dei pastifici. Basti pensare che solamente quest’anno abbiamo messo a disposizione dei nostri partner sementieri ben 5 nuove varietà di cui si sentirà parlare diffusamente nei prossimi anni: Heraklion, Sy Nilo, Sy Leonardo, Fuego e Sy Atlante».

Varietà mirate

La qualità molitoria e pastificatoria dei frumenti è sempre più un obiettivo strategico per garantire competitività all’intero comparto: «Soprattutto in questo momento, in cui l’origine della materia prima è finalmente riconosciuta dal consumatore – aggiunge Andrea Massi, breeding project lead durum wheat. Noi affrontiamo la sfida di coniugare resa e qualità con un progetto di breeding rinnovato, che implementa le moderne tecnologie di selezione sviluppate alla luce delle conoscenze del genoma del frumento e nel prossimo futuro offriremo all’agricoltore varietà con una qualità sostenibile, sia da un punto di vista economico sia ambientale, a tutto vantaggio della filiera della pasta e del consumatore.

Novità in vista anche per il frumento tenero: al portfolio delle varietà convenzionali nel prossimo futuro si affiancheranno infatti varietà ibride. «L’ibridizzazione del frumento utilizzando la maschiosterilità genetico-citoplasmatica è un’innovazione storica che renderà disponibili agli agricoltori frumenti più performanti e con elevata stabilità produttiva in modo analogo a quanto già avvenuto nell’orzo».

Creare valore in filiera

Le filiere sono indubbiamente uno strumento chiave per il futuro dell’agricoltura italiana, sono garanzia di un reddito stabile per l’agricoltore e di produzioni con le caratteristiche qualitative e sanitarie per l’industria.

«Questo approccio è quello che ci spinge sia a consolidare le filiere a cui già collaboriamo – evidenzia Riccardo Vanelli, amministratore delegato Syngenta Italia – sia a sviluppare nuove aggregazioni virtuose tra agricoltori e attori a valle, puntando su realtà locali o di territorio, sempre con l’obiettivo di promuovere valore per tutti gli attori».

Per le filiere cerealicole l’innovazione tecnologica gioca infatti un ruolo essenziale: «L’asso nella manica di Syngenta è sicuramente Seeds Premiere, un’offerta esclusiva che combina la nostra genetica con la protezione del seme attuata tramite il nostro conciante Vibrance® Gold, fungicida ad effetto starter che garantisce uno sviluppo vigoroso delle radici e delle piante anche in condizioni difficili, il tutto unito al protocollo di coltivazione che abbiniamo sempre a ciascuna delle nostre varietà per poter estrarne il massimo potenziale produttivo. Non da ultimo, Seeds Premiere costituisce anche un network cui hanno aderito le più importanti aziende sementiere italiane e questo è un ulteriore elemento di orgoglio per noi».

Per ulteriori informazioni: www.syngenta.it

Articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 33/2018