Stress da caldo in stalla, come difendersi nel periodo estivo

Un edificio con orientamento Est-Ovest, ben coibentato, con una buona inerzia termica e un sistema adeguato di ventilazione naturale, garantisce una situazione di comfort per la maggior parte dell’anno, limitando le condizioni di stress a brevi periodi, in cui può essere utile intervenire con sistemi attivi di raffrescamento (ventilatori, raffrescamento evaporativo, bagnatura animali).
Tra i diversi aspetti che maggiormente influenzano il benessere degli animali non devono essere trascurati gli elementi strutturali e le attrezzature della stalla. Infatti, per poter esprimere le potenzialità produttive dell’allevamento, le strutture di stabulazione devono garantire alle bovine condizioni ambientali ottimali, zone di riposo confortevoli e libertà di movimento nella stalla.

Nonostante l’importanza delle strutture sia ampiamente riconosciuta, non sempre le stalle realizzate, anche di recente, rispondono ai criteri di progettazione per un adeguato comfort delle bovine. Di conseguenza questo si traduce in una riduzione della produzione di latte e diminuzione della fertilità della mandria, particolarmente rilevanti in estate, quando gli animali sono soggetti a stress da caldo. Con questo termine si indica la condizione dell’animale che ha difficoltà nel dissipare il calore metabolico prodotto. La trasmissione del calore dall’animale all’ambiente circostante può avvenire come calore sensibile, cioè sulla base della differenza di temperatura tra il corpo dell’animale e l’ambiente esterno, o come calore latente,legato all’emissione di vapore acqueo con la sudorazione e soprattutto con la respirazione.

Tratto dall’articolo pubblicato sul Supplemento Stalle da latteL’Informatore Agrario n. 22/2016 a pag. 24
Stress da caldo in stalla, come difendersi nel periodo estivo
di G. Mattachini, G. Provolo
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